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Prosegue la mobilitazione dei circa 6.000 dipendenti di Decathlon Italia contro l’indisponibilità aziendale a definire un contratto integrativo aziendale, a distanza di oltre 12 mesi dall’avvio dei negoziati. La catena di abbigliamento sportivo è presente sul territorio nazionale con più di 140 punti vendita.
Con una nota trasmessa alla direzione societaria, i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, confermando lo stato di agitazione avviato il 27 ottobre 2023, hanno proclamato un nuovo pacchetto di 16 ore di sciopero, con una giornata di sciopero di 8 ore a livello nazionale indetto per sabato 8 giugno e ulteriori 8 ore da organizzare a livello territoriale. Non verranno inoltre garantite le ore di lavoro straordinario supplementare e tutte le forme di flessibilità previste.
Nella missiva, le tre organizzazioni sindacali stigmatizzano l’andamento delle trattative, caratterizzate da stop e riprese inconcludenti, unicamente finalizzate a dilatare i tempi dei negoziati. “Decathlon Italia non comprende i bisogni né i tempi delle lavoratrici e dei lavoratori – si legge nella nota unitaria -. In Italia da 30 anni con fatturati di anno dopo anno di milioni di euro senza mai riconoscere né stabilità organizzative né retribuzioni di sostegno condivise, come ad esempio i ticket restaurant” prosegue la missiva. I sindacati puntano il dito anche contro l’utilizzo dei “contratti part-time con il massimo della flessibilità, lasciando i lavoratori prigionieri delle richieste dell’azienda”. Nonché contro un regolamento applicato unilateralmente dall’azienda che, di fatto, in parte modifica le norme contrattuali vigenti.
I dipendenti di Decathlon Italia continueranno a lottare per ottenere condizioni di lavoro più eque e dignitose, sperando in una rapida risoluzione della vertenza.