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"La situazione è più grave che mai. È il momento di agire con decisione per difendere il futuro del nostro lavoro, delle nostre famiglie e del servizio pubblico". A dirlo sono le associazioni Tam, Unione artigiani, Satam, Ugl taxi, Acai taxi, Taxiservice Elite, T.asso Taxi Apa Confartigianato, Unica taxi Cgil, Uiltrasporti, Fit Cisl e Confcooperative lavoro e servizi di Milano e della Lombardia, in vista dello sciopero nazionale dei taxi in programma il prossimo 5 luglio, con una manifestazione a Roma.
"Questa volta è davvero in gioco la nostra sopravvivenza e quella della nostra forma di lavoro. Non facciamoci incantare dai racconti di qualcuno, non facciamoci trasformare in rider del taxi", proseguono i sindacati. Nel periodo che andrà dal 27 giugno, giorno in cui è fissata un'assemblea nazionale di categoria di tassisti fuori turno a Roma, allo sciopero del 5 luglio, saranno adottate "iniziative territoriali volte a sensibilizzare l'opinione pubblica e a imporre ai media la giusta attenzione su una vertenza che non è corporativa, ma riguarda la tutela del servizio pubblico contro il liberismo al comando. Il silenziatore che il governo sta imponendo sulle ricadute del ddl Concorrenza va disinnescato".