Più forte e anche più giovane. I dati del tesseramento Cgil riferiti al 2024 raccontano questo. Ed è un racconto confortante di fronte alla battaglia referendaria che il sindacato di Corso d’Italia sta portando avanti. La Cgil cresce, cresce ancora. “Sono oltre 438 mila gli under 35 che aderiscono alla confederazione – svela Luigi Giove, segretario organizzativo, durante la conferenza stampa in cui snocciola i numeri –. Non credo ci sia un altro soggetto attualmente nel nostro Paese che possa vantare questa mole di iscritti tra i giovani, con una crescita che sfiora le 25 mila nuove unità”.

Cresce, ed è una tendenza ormai consolidata, il numero degli iscritti tra gli stranieri attivi. Di poco più di 8 mila unità. Sale, in assoluto, il numero delle tessere delle lavoratrici e dei lavoratori. Dei 5 milioni 172 mila 884 totali, di attivi ce ne sono oltre 71 mila in più. “Una crescita robusta del 2,65%, in termini assoluti e percentuali – commenta Giove –  erano anni che non registravamo un aumento così alto”.

Aumentano gli iscritti nei settori pubblici, “un aspetto positivo, che ci fa ben sperare anche in vista delle imminenti elezioni per il rinnovo delle rsu nel pubblico impiego, previste per la metà di aprile. Ma aumentano anche gli iscritti nell’industria e nelle costruzioni, a conferma del fatto che i lavoratori apprezzano la nostra capacità di rappresentanza”.

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A questi numeri si aggiungono i quasi 600 mila cittadini che aderiscono alle associazioni dell’universo Cgil. “Numeri non conteggiati nel tesseramento Cgil, ma che pure si aggiungono a quegli oltre 5 milioni di persone che hanno un rapporto costante con il nostro sindacato”.

Stessa indicazione può essere colta sulle circa 371 mila persone che hanno scaricato sui propri device l’App digitacgil, che “a noi – dichiara Giove – risulta essere l’app sindacale più seguita in Europa. Un diritto tu lo eserciti solo se ne sei a conoscenza, per questo pensiamo a un sindacato digitale pro attivo che promuova diritti e coinvolga le persone in ogni modo possibile”.

Dati importanti, soprattutto in un anno così intenso di mobilitazione, sottolinea il segretario organizzativo. “Dalla raccolta firme per i referendum allo sciopero generale con la Uil, i dati dimostrano un aumento del consenso intorno alla Cgil e alle sue scelte. Numeri che dimostrano come la presenza capillare sul territorio e nei luoghi di lavoro, la coerenza politica e contrattuale e la capacità di dare rappresentanza a milioni di persone continuano a essere i nostri punti di forza”.

“Sulla tessera del 2025 c’è una X – fa notare Giove –, un simbolo che ci ricorda qualcosa di molto prossimo, quel voto dell’8 e del 9 giugno ai referendum sul quale stiamo impegnando la nostra azione. Sono già 1.500 i comitati costituiti sui territori e nei luoghi di lavoro. Abbiamo di fronte la possibilità concreta di garantire, migliorare e restituire diritti attraverso un atto di democrazia diretta”. Al lavoro e alla lotta, come si dice da queste parti. E appuntamento al prossimo anno, il 120esimo della Cgil.