“Dalle 150 ore al diritto universale alla formazione”: questa l’iniziativa organizzata per oggi (martedì 7 novembre) a Roma da Fiom Cgil nazionale e Fondazione Giuseppe Di Vittorio, che approfondirà il tema delle 150 ore e dell'inquadramento unico operai-impiegati, a distanza di cinquant’anni.
Nel 1973 il contratto nazionale di lavoro dei metalmeccanici, sottoscritto dalla Flm, istituiva per la prima volta le 150 ore retribuite per il diritto allo studio. Furono centinaia di migliaia i lavoratori che, grazie a questo strumento, gestito direttamente dai Consigli di fabbrica, raggiunsero la licenza media o parteciparono ai corsi monografici in sinergia con le università. Il medesimo contratto istituiva anche l’inquadramento unico operai-impiegati, che mirava ad annullare le differenze tra lavoro manuale e lavoro intellettuale in fabbrica.
Dal ccnl del 1973 al ccnl del febbraio 2021 sottoscritto da Fim-Fiom-Uilm e Federmeccanica-Assistal si sono compiuti passi avanti significativi, con una nuova riforma dell'inquadramento unico operai-impiegati e il rafforzamento del diritto soggettivo alla formazione, confermando, con l'esercizio della contrattazione collettiva, la centralità dei lavoratori ai tempi dell'industria 4.0 e dell'intelligenza artificiale.
La giornata provede due panel. Il primo s’intitola “Le 150 ore e l’inquadramento unico nella prospettiva storica”. Introduce Tommaso Cerusici (Archivio storico Fiom nazionale), intervengono Eloisa Betti (Università di Bologna), Pietro Causarano (Università di Firenze), Monica Dati (Università di Firenze), Edmondo Montali (Fondazione Di Vittorio), Andrea Ranieri (già dirigente Cgil) e Ilaria Romeo (Archivio storico Cgil nazionale).
Il secondo panel, chiamato “Diritto alla formazione, classificazione professionale e organizzazione del lavoro”, è introdotto da Francesco Sinopoli (presidente Fondazione Di Vittorio). A seguire gli interventi di Vincenzo Bavaro (Università di Bari), Silvia Ciucciovino (Università di Roma 3), Matteo Gaddi (Fondazione Claudio Sabattini), Francesca Re David (segretaria nazionale Cgil) e Mirco Rota (responsabile Ufficio sindacale Fiom nazionale). Conclude i lavori Michele De Palma (segretario generale Fiom Cgil).