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"Il decreto rilancio è un'opportunità di crescita dopo l'emergenza per tutto il trasporto aereo italiano, comprese le low cost, e Mister O'Leary invece di criticare il Paese dove da anni trae le sue fortune, dovrebbe al contrario avere il coraggio di sedersi ad un tavolo con chi rappresenta veramente i lavoratori e con le istituzioni e discutere di un modello corretto di concorrenza nel trasporto aereo, basato sul rispetto delle regole e non sui contratti a ribasso, fatti a danno di tutti lavoratori". A chiederlo è il segretario nazionale della Filt Cgil Fabrizio Cuscito al ceo e fondatore di Ryanair in riferimento ad un'intervista uscita su Repubblica. "Prima di parlare dovrebbe ricordare che era lui che applicava alla sua impresa leggi stile Corea del Nord vietando ai lavoratori di avere rapporto con i sindacati o riunirsi in associazioni pena il licenziamento immediato". Secondo il dirigente nazionale della Filt Cgil infatti "appare alquanto allucinante che Ryanair, adesso si metta a dettare la linea politica del nostro Paese, non solo in materia di trasporto aereo ma anche di turismo e di fisco. O'Leary , come si dice in Italia, 'sputa nel piatto dove mangia'"
"È inoltre alquanto curioso - prosegue ancora Cuscito - che la compagnia detti la linea rispetto ai flussi turistici italiani da e per le isole, dimenticando di ricordare che, appena emerse le prima avvisaglie dell'emergenza sanitaria, Ryanair, da subito e rapidamente, ha abbandonato il nostro Paese, non occupandosi del recupero dei passeggeri, così come invece fatto dalle compagnie italiane, forse perché non è stata considerata un'attività profittevole economicamente”. È bene ricordare che la compagnia irlandese per avere agevolazioni fiscali per operare nel nostro paese non ha mai richiesto la licenza di operatore in Italia ma ha deciso di farlo a Malta". Vorremmo sapere – sottolinea il segretario nazionale della Filt - perché Ryanair non adempie alle sentenze dei giudici che hanno visto soccombere più volte la compagna nei confronti delle organizzazioni sindacali che tutelano i lavoratori che peraltro, lo constatiamo amaramente, non trovano mai menzione nelle dichiarazioni del dirigente della compagnia".
"Noi siamo e saremo sempre qui, pronti a lavorare per il bene di tutto il sistema del trasporto aereo italiano - conclude Cuscito - e ci batteremo per regole che diano uguali opportunità a tutti compresa Ryanair e quindi Mister O'leary sia meno nordcoreano e più europeo la smetta di scappare dal confronto come fa da anni e si sieda al tavolo con i rappresentanti dei lavoratori permettendo a Ryanair di competere con gli altri protagonisti del trasporto aerei per la qualità del suo servizio e non grazie alla busta paga dei suoi lavoratori".
Nel frattempo sugli emendamenti al dl Rilancio si sta lavorando ad una posizione convergente tra sindacati e ministero sui settori del trasporto pubblico locale, marittimo e portuale. Lo affermano in una nota i segretari generali Filt Cgil, Stefano Malorgio, Fit Cisl, Salvatore Pellecchia e Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, in merito ad un incontro con la ministra delle infrastrutture e trasporti Paola De Micheli sugli emendamenti al dl Rilancio, al dl Semplificazioni e su Alitalia. "In particolare, abbiamo chiesto l'inserimento di risorse specifiche per il servizio di bus scolastici e turistici e il ripristino di risorse, precedentemente tagliate, del fondo nazionale del trasporto pubblico. Per i marittimi - sottolineano i sindacati - abbiamo chiesto misure di protezione per i lavoratori che non hanno ammortizzatori e un miglioramento delle norme che regolamentano l'autoproduzione per il settore dei porti".