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Manifestazione dinanzi alla Prefettura mercoledì 28 dicembre a Trapani degli ex lavoratori della Siciliana Inerti e Bituminosi. A motivare la protesta, indetta dalla Fillea Cgil, il mancato pagamento degli stipendi arretrati da nove anni e il Tfr. L'azienda fu confiscata a Tommaso "Masino" Coppola, arrestato nel 2005 e condannato per mafia per aver pilotato appalti per conto del boss latitante Matteo Messina Denaro.
Gli ex lavoratori, una ventina in tutto, attendono ancora il pagamento delle retribuzioni (da 18 a 24 mesi di arretrati) e il Tfr, nonostante lo scorso giugno siano state ultimate le operazioni di liquidazione della società e definiti i crediti che l'Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati dovrà corrispondere agli ex lavoratori, cifra che ammonterebbe intorno ai 600 mila euro.
"Alcuni mesi fa, durante un incontro in Prefettura, il responsabile per l'Agenzia nazionale dei beni confiscati Giuseppe Quattrone ci aveva rassicurati circa il pagamento di un acconto sulle somme dovute, che sarebbe dovuto avvenire lo scorso ottobre", spiega il segretario Fillea Cgil Trapani Gaspare Giaramita: "A oggi l'impegno assunto in Prefettura è stato ampiamente disatteso e i lavoratori non hanno ricevuto nulla".