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Per la cantina Castelli del Grevepesa di San Casciano (Firenze) è una corsa contro il tempo. Il 31 ottobre scorso la cooperativa (fondata nel 1965, è una delle più importanti del settore vinicolo nel Chianti, con due milioni di bottiglie annue) ha comunicato l’avvio della procedura di licenziamento collettivo dei 20 dipendenti, che sono attualmente in cassa integrazione fino a marzo 2025.
“Una decisione – spiega il segretario generale Flai Cgil territoriale Francesco Baccanelli – presa nonostante sia in corso una procedura di composizione negoziata della crisi, con un'offerta vincolante recepita dai creditori. Non capiamo perché la cooperativa non abbia atteso il verdetto del tribunale”.
Venerdì 8 novembre i lavoratori hanno scioperato per la l’intera giornata (con presidio davanti ai cancelli), mentre martedì 19 novembre si è tenuto, presso l’Unità di crisi della Regione Toscana, un incontro tra sindacati, azienda e istituzioni. “In quella sede – prosegue il dirigente sindacale – è stato deciso di andare a gara competitiva con base d’asta che parte dal valore dell’offerta vincolante che era stata presentata. C’è tempo fino al 29 novembre per trovare una soluzione positiva”.
Il nostro obiettivo, conclude il segretario Flai, è quello di “trovare una soluzione che accontenti tutti, soci e dipendenti, perché anche loro hanno contribuito alla cooperativa. Occorre dare continuità lavorativa a tutti, non soltanto a tre persone. Speriamo quindi che arrivino offerte migliori che non portino a perdita di posti di lavoro”.
Il bando di gara
Il bando di gara, pubblicato sul sito della cooperativa, invita “a formulare offerte per l’acquisto del ramo d’azienda” per attività di “vinificazione di uve del territorio, lavorazione, imbottigliamento e vendita di vini con marchi ed etichette di proprietà nel canale della grande distribuzione organizzata e Horeca, imbottigliamento di vini per conto di terzi, locazione di vasi vinari a terzi e vendita diretta nel wine shop aziendale”.
Nel “perimetro dell’offerta”, l’acquisto del ramo di azienda deve prevedere, oltre al complesso dei beni materiali e immateriali di proprietà della Castelli del Grevepesa, anche “almeno tre dipendenti della società”. Infine, Il prezzo minimo offerto per l’acquisto “non potrà essere inferiore a 3 milioni 960 mila euro, e dovrà essere versato in un’unica soluzione alla sottoscrizione del contratto di cessione del ramo d’azienda”.