PHOTO
Dopo cinque anni di attesa, una serie infinita di blocchi negoziali e ripartenze, si chiude il sofferto ciclo di rinnovo del contratto del credito cooperativo, che interessa circa 35 mila lavoratori. Oggi, 10 gennaio, è stato sottoscritto tra sindacati e Federcasse (l'associazione nazionale delle banche di Credito cooperativo e casse rurali), il rinnovo che ha come obiettivi la tenuta, la salvaguardia occupazionale e gli adeguamenti economici che dovevano essere riconosciuti da tempo a tutti i lavoratori del settore. Tra le novità, ci sono un incremento della voce “stipendio” di 85 euro mensili per 13 mensilità a decorrenza 1 gennaio 2019, e un intervento di ripristino tabellare per lavoratori assunti con livello retributivo di inserimento professionale, a partire dal 2020.
A caratterizzare il rinnovo, poi, c'è l'implementazione tra le materie demandate al secondo livello di contrattazione, con l’obiettivo di gestire gli eventuali squilibri organizzativi che dovessero derivare dagli impatti della riforma che sta interessando le banche di Credito cooperativo-casse rurali ed artigiane. Sono state poi rivisitate le previsioni contrattuali sui trasferimenti, portando a 50 chilometri il limite entro il quale va richiesto il consenso, e definiti i criteri per il pagamento della produttività relativa all’anno 2018, da erogare quest'anno, sia per le banche che per le aziende aderenti ai gruppi bancari cooperativi.
“Esprimiamo particolare soddisfazione per aver introdotto temi di ordine etico e sociale con l’istituzione di una giornata di lavoro da destinare alle attività di volontariato in campo civile, sociale ed ambientale - afferma la Fisac Cgil - come pure per aver introdotto la possibilità di contrattare al secondo livello misure di welfare e norme di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro”.
“Rispetto agli impegni sulla fase programmatica - continua il sindacato - siamo convinti che aver gettato le basi per la prossima ed imminente contrattazione di rinnovo, che non dovrà questa volta scontare ritardi non più giustificabili, sia stata una buona, opportuna, nonché necessaria operazione”.
L'accordo firmato oggi, in ogni caso, per la Fisac costituisce “un importante risultato che conferma, tra l’altro, come da noi sempre rivendicato, il valore dell’autonomia contrattuale del settore del credito cooperativo e rafforza il ruolo di Federcasse in tema di rappresentanza, in un momento delicatissimo della vita della categoria”. Il contratto, conclude, “ restituisce ruolo e dignità ai lavoratori, principali attori e protagonisti dell'attuazione della riforma epocale”.