A Modena dal mese di marzo, con l’uscita il 2 marzo del primo decreto sugli ammortizzatori sociali, ad oggi sono stati fatti oltre 6.500 accordi di utilizzo di ammortizzatori per Covid-19 (Cigo, Fis, Cassa in deroga, Fis per somministrati, Fsba per dipendenti aziende artigiane). Ne dà notizia la Cgil di Modena: "Uno straordinario lavoro da parte delle categorie di Cgil Cisl e Uil che permette, in una situazione così drammatica, di garantire una continuità salariale ai lavoratori, prevedendo in moltissimi casi l’anticipo dell’ammortizzatore a carico dell’azienda facendo in modo che i tempi dell’approvazione da parte dell’Inps non si scarichino sui lavoratori stessi ed evitando anche un ulteriore aggravio di lavoro per l’Inps nel disbrigo delle pratiche", commenta il sindacato.
"I numeri degli accordi sono importanti - prosegue la Cgil - ma purtroppo ad oggi vi sono però anche tante altre aziende che, pur sviluppando attività non indispensabili, non hanno attivato nessun ammortizzatore sociale, ed a fronte della situazione emergenziale, hanno fatto ricorso o a strumenti contrattuali del lavoratore (ferie, permessi) o ancora peggio stanno continuando a lavorare in attesa che il Prefetto eventualmente valuti positivamente la loro richiesta. I dati degli accordi di oggi ci dicono che gli strumenti per gestire in sicurezza l’emergenza sanitaria, salvaguardando in primis la salute dei lavoratori e delle loro famiglie, ci sono e devono essere utilizzati onde evitare di esporre i lavoratori a rischi inutili e prendendosi il tempo necessario per prepararsi alla futura ripartenza in totale sicurezza, senza fughe in avanti che potrebbero compromettere l’attività sanitaria fin qui svolta", conclude la Cgil Modena.