Nel corso di un incontro a Bologna Coop Alleanza 3.0 ha comunicato a Filcams Cgil Fisascat Cisl e Uiltucs Uil un piano di riorganizzazione delle sedi  e dei processi di funzionamento nei diversi territori dove è presente che  "avrebbe come effetto la riduzione di ben 752 persone fra gli impiegati delle sedi amministrative su base nazionale, gran parte dei quali nei territori emiliani". Così in una ntoa Laura Petrillo, segretaria della Filcams di Modena.

"Coop Alleanza 3.0 ha comunque dichiarato l'obbiettivo di un 'impatto occupazionale zero', sia attraverso incentivi all'esodo volontario rivolti a lavoratori e lavoratrici vicini al pensionamento, che mediante ricollocazioni all'interno dei punti vendita", aggiunge la sindacalista. 

Coop Alleanza occupa a Modena circa 2.400 persone, in prevalenza donne. Nelle sedi amministrative sono impiegate oltre 400 persone. Si tratta quindi di una delle più importanti realtà economiche del territorio, "e deve essere alta l'attenzione generale a quanto in essa accade – continua il comunicato –. Al momento della fusione tra le tre cooperative, Estense, Adriatica e Nordest, era stata annunciata la volontà di lavorare ad una razionalizzazione delle attività svolte nelle sedi, a partire dalle tre principali Modena, Reggio Emilia e Bologna.  Ciò nonostante colpisce negativamente la dimensione degli esuberi annunciati e la  tempistica, col 60 per cento degli esuberi previsto già nell'anno in corso". 

La Filcams Modena è presente in Coop Alleanza con 60 Rsu e 1.200 iscritti: "Dopo la fusione abbiamo assistito ad un netto peggioramento delle relazioni sindacali, in particolare con il quasi assoluto superamento delle relazioni a livello di punto vendita. Negli ipermercati e supermercati abbiamo denunciato una condizione negativa in termini di carichi di lavoro, di abusi sulla gestione degli orari individuali di lavoro, di problemi di relazione tra lavoratori e gruppi dirigenti. Temi che di certo non hanno migliorato, né la qualità del lavoro né il servizio offerto a soci e clienti. È indispensabile tornare ad un livello di relazioni fortemente decentrato, a partire da supermercati ed ipermercati". 

Anche la complessa vertenza che si è aperta ieri sugli esuberi deve essere un’occasione per recuperare una significativa dimensione territoriale di confronto: "La vertenza sugli esuberi sarà una assoluta priorità nel lavoro dei prossimi mesi, daremo informazioni tempestive ai lavoratori, ai soci e consumatori, nonché alla politica locale. In questo senso si comincia già lunedì 14 gennaio con l'assemblea indetta dalla Filcams/Cgil rivolta a lavoratori e lavoratrici delle sedi amministrative di Modena", termina il comunicato.