Il rinnovo del contratto collettivo nazionale Federmeccanica/Assistal e la campagna per il voto sui cinque referendum su lavoro e cittadinanza sono stati i temi al centro dell’assemblea generale della Fiom Cgil Campania che si è svolta questa mattina, lunedì 24 febbraio, all’hotel Ramada a Napoli. Ai lavori – presenti circa 300 delegate e delegati provenienti da tutti i territori della regione – hanno partecipato il segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, e il segretario generale Fiom Cgil Campania, Massimiliano Guglielmi. Le conclusioni sono state affidate al segretario generale Fiom Cgil, Michele De Palma. 

Michele De Palma, Fiom: “La Campania senza l'industria metalmeccanica non ha un grande futuro”

“Se penso alla situazione di Dema, se penso a quello che sta accadendo nel casertano, se penso al settore automotive e in particolare allo stabilimento di Stellantis di Pomigliano D'Arco, c'è bisogno – ha detto il segretario generale della Fiom, Michele De Palma – di investimenti straordinari in Campania per rilanciare l'industria e l'occupazione”.
“La Regione Campania – ha proseguito – dovrebbe chiamare a una corresponsabilità il governo nazionale.
Le metalmeccaniche i metalmeccanici si stanno mobilitando per questa ragione, e per riconquistare il tavolo di trattativa per il rinnovo del contratto nazionale. La Campania senza l'industria metalmeccanica non ha un grande futuro”.

Nicola Ricci, Cgil Napoli e Campania: “Referendum, scelta di democrazia diretta”

Ci sono tante vertenze difficili in Campania, su tutte quella di Dema: quando il mondo imprenditoriale non fa chiarezza ai tavoli e non dice come affrontare un processo di riconversione industriale e che destino avranno i lavoratori, ci troverà sempre opposti. Vanno salvaguardati tutti i posti di lavoro e non si possono fare operazioni spezzatino facendo ricadere i costi sui lavoratori”. Così il segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, intervenendo all'assemblea delle assemblee della Fiom Cgil Campania.

“Oggi parliamo anche del rinnovo contrattuale nel settore metalmeccanico, su cui non si riesce a trovare risposte dal mondo imprenditoriale, perché il costo della vita è eccessivo e l’inflazione corre, nonostante si continui a dire che vada tutto bene in questo Paese. E poi – ha proseguito – c'è il tema dei referendum: abbiamo fatto una scelta di democrazia diretta perché, visto che il Governo non vuole cambiare queste leggi su lavoro e cittadinanza, cercheremo di farlo attraverso il voto popolare. La democrazia diretta – ha concluso Ricci – dà la possibilità a ognuno di noi di scegliere in piena libertà".