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Varata oggi, 10 ottobre, a Belluno, la piattaforma rivendicativa dei sindacati di categoria di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil per il rinnovo del contratto nazionale dell’occhialeria. Il documento sarà immediatamente inviato ad Anfao, l’associazione confindustriale dei fabbricanti di articoli ottici, e a Confindustria moda per iniziare il prima possibile la trattativa per il rinnovo del contratto, che scadrà il prossimo 31 dicembre e interessa circa 18.000 lavoratori in Italia.
La richiesta economica di aumento salariale proposta dai sindacati alle controparti è di 200 euro (3° liv.ello) per il prossimo triennio, 2023-25. Per quanto riguarda i diritti individuali, si richiede la modifica delle normative sia sui congedi parentali che su altri istituti per migliorare la conciliazione di tempi di vita e di lavoro. Molto importanti sono anche le rivendicazioni per quanto riguarda i casi di violenza di genere riconosciuta e di violenza domestica in termini di tutela del salario, del lavoro e di sicurezza dell’individuo.
Sulla formazione, si chiede di definire l’esigibilità dei permessi per diritto allo studio, rendendo gli stessi non solo diritti teorici, allargando la casistica delle materie per cui sono riconosciuti, e definendone la possibilità di trasformarli, se non utilizzati, in formazione certa da svolgere in azienda. Sarà necessario prevedere percorsi di formazione propedeutici a iniziative atte a ridurre ed eliminare il gap salariale di genere.
“Data la situazione economica, con l’aumento del costo della vita e soprattutto dei costi energetici, diventa di fondamentale importanza rinnovare il contratto nazionale di lavoro il prima possibile, prima della sua scadenza naturale, per consentire alle lavoratrici e ai lavoratori di avere certezza e serenità economica difronte ai duri mesi che si prospettano”. Così le segreterie nazionali di Filctem, Femca e Uiltec, a margine del varo della piattaforma dell’occhialeria. “Solleciteremo l’apertura del tavolo di trattativa agli imprenditori del settore che dopo la pandemia hanno saputo recuperare e addirittura migliorare i dati economici del 2019, periodo pre Covid, hanno concluso le tre sigle di categoria.