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È stato firmato il 15 aprile il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro (ccnl) per i settori dell’industria chimica, chimico farmaceutica, farmaceutica, delle fibre chimiche e dei comparti abrasivi, lubrificanti e Gpl. L’intesa, siglata tra Federchimica, Farmindustria e le sigle sindacali Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, coprirà il triennio 2025-2028.
Rinnovo anticipato e relazioni industriali virtuose
Il rinnovo è arrivato con largo anticipo rispetto alla naturale scadenza contrattuale, confermando la solidità e la modernità delle relazioni industriali di settore. Un modello di collaborazione che, sottolineano le parti firmatarie, ha permesso di affrontare con visione le sfide della trasformazione tecnologica, ecologica e sociale in corso.
Parte economica: 294 euro di aumento complessivo
Sul piano economico, l’accordo prevede per l’intera vigenza contrattuale un aumento del trattamento economico complessivo pari a 294 euro, somma che comprende anche l’anticipo erogato con l’accordo del gennaio 2024. Resta confermato il modello di verifica degli scostamenti inflativi, con l’Elemento Distinto della Retribuzione (EDR) a garantire un equilibrio rispetto all’andamento dell’inflazione nel periodo.
Innovazione e inclusione nella parte normativa
Il rinnovo si distingue anche per l’introduzione di importanti novità nella parte normativa, con l’obiettivo dichiarato di rafforzare la cultura dell’innovazione e della responsabilità sociale. Vengono introdotte linee guida settoriali sull’uso dell’intelligenza artificiale, che forniranno strumenti utili alla progettazione di programmi formativi per lo sviluppo di competenze digitali ed ecologiche. Si rafforza l’impegno a promuovere la diversità e l’inclusione nei luoghi di lavoro, così come il contrasto a molestie e violenze, grazie a specifiche linee guida condivise tra le parti.
Formazione, certificazione delle competenze e diritto allo studio
Grande attenzione è stata inoltre riservata al diritto allo studio e alla formazione continua. Il contratto prevede il rafforzamento dei permessi per agevolare la partecipazione a percorsi di istruzione terziaria, tra cui ITS Academy, corsi di laurea, master e dottorati. Si introduce anche un impegno condiviso per garantire la certificazione delle competenze, secondo criteri trasparenti e condivisi.
Malattia, conciliazione vita-lavoro e sicurezza
Dal punto di vista del welfare, vengono potenziate le tutele in caso di malattia e le misure per favorire la conciliazione tra vita privata e lavoro. Un’attenzione particolare è riservata alla cultura della sicurezza, che viene estesa a ogni livello, anche oltre i confini dell’ambiente di lavoro, attraverso un maggiore coinvolgimento delle figure aziendali responsabili del tema. Secondo i dati Inail, il settore continua a distinguersi come uno dei più virtuosi per le performance raggiunte in materia di sicurezza sul lavoro.
Le dichiarazioni dei sindacati
“Ancora una volta il contratto nazionale di lavoro dei settori chimico farmaceutico conferma la sua propensione all’innovazione – hanno dichiarato i segretari generali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, Marco Falcinelli, Nora Garofalo e Daniela Piras –. È un contratto che ci fornisce strumenti per governare le transizioni, contrastare le violenze di genere e migliorare istituti chiave come quello della malattia. Tutto ciò è stato reso possibile grazie alla qualità delle relazioni industriali, che hanno permesso un rinnovo anticipato e un adeguato recupero salariale.”
Contratti pirata e tutela del ccnl
Le parti firmatarie hanno infine condannato con fermezza il ricorso ai cosiddetti “contratti pirata”, definiti strumenti di concorrenza sleale, riaffermando la centralità del contratto collettivo nazionale come presidio di tutele e qualità per l’intero comparto.