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Felsa, Nidil, Uiltemp con i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil hanno sottoscritto in data odierna con le associazioni datoriali di settore, Assolavoro e Assosomm, il testo definitivo del rinnovo del contratto collettivo per le agenzie di somministrazione di lavoro. È quanto si apprende da una nota congiunta. La firma dà seguito all’accordo già siglato dalle parti sociali lo scorso 21 dicembre 2018 e convalidato dalle successive assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori somministrati, svolte su tutto il territorio nazionale, con oltre il 98% dei consensi.
Il nuovo contratto, in vigore fino al 31 dicembre 2021, rafforza il principio della parità di trattamento, in particolare in caso di infortunio e maternità, l'istituto della clausola sociale negli appalti pubblici, aumenta l'indennità di disponibilità per i tempi indeterminati, introduce l'istituto delle ferie solidali e diritti in caso di lavoro stagionale in somministrazione e amplia e aggiorna le prestazioni previste dal welfare di settore.
Il testo prevede inoltre misure innovative, finalizzate a potenziare i contratti a tempo indeterminato nonché la continuità occupazionale per una consistente parte di lavoratori con contratti a termine attraverso l’introduzione di una politica attiva di settore: alla fine della missione, infatti, il lavoratore potrà attivare il “diritto mirato a percorsi di qualificazione e riqualificazione professionale”, ossia scegliere una formazione professionale, che gli permetterà di acquisire le competenze necessarie per poter essere ricollocato nel mondo del lavoro.
Una politica attiva che si aggiunge al sostegno al reddito erogato dal fondo di solidarietà di settore, un assegno aggiuntivo alla Naspi che, con il nuovo contratto, viene riformato nella platea dei potenziali beneficiari e nell’importo, passando da 750 a 1.000 euro una tantum. Risultano, inoltre, rafforzati i diritti sindacali dei lavoratori durante la missione presso un utilizzatore sia per lo svolgimento delle assemblee sia per l'elezione di propri rappresentanti, Rsu. Un rilevante protagonismo è stato riconosciuto alla contrattazione decentrata demandando a livello territoriale la titolarità di accordi volti a favorire stabilizzazioni e la continuità occupazionale.
I segretari generali di Felsa, Nidil, Uiltemp, Mattia Pirulli, Andrea Borghesi, Lucia Grossi affermano: “La contrattazione è lo strumento per tradurre i bisogni dei lavoratori e delle lavoratrici che ogni giorno rappresentiamo. Il nuovo ccnl ci permette di affrontare anche le criticità e il turn over conseguenti all’entrata in vigore del decreto dignità e dare risposte ai lavoratori nei periodi di lavoro e anche in quelli di non lavoro, che costituiscono il momento di maggior bisogno”.
Commentano il rinnovo del contratto anche i segretari confederali, Luigi Sbarra (Cisl), Tania Scacchetti (Cgil), Tiziana Bocchi (Uil), presenti all’atto della firma: “La firma di oggi è l’epilogo positivo di un percorso di partecipazione che ha visto l’accordo di rinnovo raggiunto a dicembre con le associazioni datoriali, votato quasi all’unanimità dai lavoratori e dalle lavoratrici nelle assemblee tenutesi nei territori e nelle aziende. Questo significa che le federazioni firmatarie sono state in grado di rafforzare il percorso per costruire rappresentanza in un settore storicamente di difficile accesso a causa della frammentarietà dei rapporti di lavoro".
I sindacalisti quindi aggiungono: "La firma apre una stagione in cui le organizzazioni sindacali di settore saranno chiamate a verificare la esigibilità di norme contrattuali impegnative e innovative sia sul versante delle tutele sia su quello delle politiche attive; lo sforzo che si mette in campo è quello di offrire, pur in un contesto di lavoro flessibile e discontinuo, un sistema di diritti attraverso la contrattazione collettiva".