"In questo momento partecipare a un congresso così importante come quello dei lavoratori della conoscenza della Cgil è essenziale: veniamo da anni nei quali c'è stata una guerra senza quartiere ai corpi intermedi, quelli che organizzano l'intelligenza, la speranza, le attese e le pressioni che dalla società salgono verso l'alto della politica". Così Marco Tarquinio, direttore di Avvenire, spiega le ragioni che lo spingono a partecipare al V congresso della Flc Cgil ("Lezioni di pace") che si svolgerà a Perugia dal 14 al 16 febbraio.
"C'è bisogno di un lavoro comunitario per cambiare l'ordine delle cose – aggiunge – e il sindacato è molto importante. La formazione e l’istruzione sono decisive nel tempo in cui viviamo".
Il giornalista – che il 15 febbraio insieme ad altri ospiti parteciperà alla tavola rotonda “Pace, ambiente, democrazia: il ruolo della conoscenza e dei movimenti sociali” – sottolinea come "durante la pandemia abbiamo assistito a un fenomeno straniante e sconvolgente. Un grande paese come l'Italia che chiudeva come prima scelta le fabbriche di futuro, le scuole e le università, allontanando i ragazzi anche con ragionamenti seri, ovviamente, dal luogo dove si formavano, e teneva aperte le fabbriche di armi. È una cosa che mi ha colpito molto e che è il segno del tempo che viviamo".