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Al termine del XIV Congresso della Camera del Lavoro di Prato, Lorenzo Pancini è stato confermato segretario generale. Il documento finale si intitola “Contrastare lo sfruttamento, investimenti in salute, giustizia fiscale, potenziare le infrastrutture”
“Il Congresso approva il lavoro fatto in termini di contrasto dello sfruttamento lavorativo, con la costante denuncia del fenomeno e la proposta delle soluzioni da adottare; di tutela delle vittime, garantendo il permesso di soggiorno per tutto lo svolgimento dei processi attraverso i protocolli firmati, prima con la Procura di Prato e poi con tutti gli altri soggetti coinvolti e attraverso la costituzione di parte civile”. La lotta allo sfruttamento, insieme al “lavoro di sindacalizzazione fatto in alcune aziende a conduzione cinese”, è fra gli aspetti più rilevanti del documento conclusivo del XIV Congresso della Cgil di Prato, svoltosi a Vaiano, alla Villa Il Mulinaccio, che ha confermato Lorenzo Pancini alla guida del sindacato di piazza Mercatale alla presenza di Maurizio Brotini della segreteria di Cgil Toscana.
Quattro pagine nelle quali sono tracciati i capisaldi con la quale la Cgil va verso il suo XIX Congresso nazionale, con il lavoro da riporre al centro di ogni politica di sviluppo economico e di benessere sociale del Paese, ma anche di proposte concrete per quanto concerne Prato e il suo distretto, per il quale si conferma la necessità, già argomentata nel programma strategico “Ripensare Prato”, presentato dalla Camera del Lavoro un anno fa, di “un cambiamento radicale del sistema produttivo”, e di una riduzione sensibile delle diseguaglianze, dopo due anni di pandemia che hanno prodotto anche a Prato “uno scenario particolarmente preoccupante”.
"Una Cgil in salute", nelle parole di Pancini, quella uscita dal congresso, "punto di riferimento per i lavoratori e i pensionati, ma anche per il dibattito pubblico in città". E nelle quattro pagine del documento finale sono tracciate le linee di una politica di sviluppo e di benessere sociale, a partire dai fondi del Pnrr, che reclama tra i suoi elementi fondamentali di “investire in salute” per “rafforzare i sistemi socio-sanitari e aumentare le capacità per rispondere a ogni tipo di emergenza”, “una diversa politica fiscale, e un aumento dei salari e delle pensioni, sia a livello nazionale sia a livello territoriale”, il “potenziamento delle infrastrutture” con un maggiore offerta dei treni regionali sull’asse Prato, Pistoia e l’ampliamento verso Lucca, con la trasformazione dell’Interporto in un hub collegato direttamente con il mare e le linee ferroviarie, con l’inizio concreto della realizzazione della terza corsia autostradale della Firenze-Mare.
Il Congresso pratese ha anche ribadito “il proprio no a ogni forma di regionalizzazione della scuola e dell’istruzione, e la propria contrarietà all’idea di autonomia differenziata”, e ha chiesto che i cosiddetti Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento) “e tutte le forme di alternanza scuola-lavoro debbano essere aboliti”, in quanto “forma di sfruttamento giovanile”. Il XIV Congresso ha anche definito il ruolo della Cgil: “La nostra azione anche a livello locale – è scritto nel documento conclusivo – deve quindi tendere ad aprire un confronto e se necessario una conflittualità con il livello politico e le controparti datoriali e aziendali, in modo da dare risposte al crescente disagio sociale presente in città”.
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