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Si è chiusa la prima giornata di lavoro per il XVI Congresso della Filcams Cgil Nazionale, che si sta svolgendo a Rimini. Dopo aver ripercorso gli ultimi complicati quattro anni attraverso le immagini di un video, ha aperto i lavori, la segretaria generale della Filcams Cgil Maria Grazia Gabrielli, alla fine della sua esperienza in categoria.
Tanti i temi affrontati: le differenze di genere nel mondo del lavoro, la difesa della pace e delle libertà, priorità anche del mondo del lavoro; il contrasto a ogni forma di oppressione, limitazione della libertà di un popolo, di un’etnia, delle persone e la tutela delle condizioni di lavoro, ancora più precarie dopo l’emergenza sanitaria.
“La priorità è quella di non rassegnare il Paese a un lavoro precario e povero” ha affermato Maria Grazia Gabrielli, “un tema che deve orientare le sfide e gli obiettivi che abbiamo, per far avanzare il nostro paese con i necessari investimenti nella sanità pubblica, nell’istruzione e ricerca, nella mobilità, nelle infrastrutture, scelte e conseguenti investimenti che devono soprattutto garantire a tutti i cittadini gli stessi diritti, servizi e opportunità, a prescindere dalle condizioni di nascita e dal territorio di provenienza”.
Tanti gli ospiti che sono intervenuti Juri Magrini, Assessore Bilancio e Risorse finanziarie Comune Rimini; Isabella Pavolucci, Segretaria generale Cgil Rimini; Carlo Ghezzi, Vice Presidente Anpi Nazionale; Davide Guarini, Segretario Generale Fisascat Cisl; Paolo Andreani, Segretario generale UILTuCS; Enrico Somaglia, Vice segretario generale Effat; Elisabeth Tang, segretaria Mondiale IDWF; Massimo Frattini responsabile internazionale IUF HRTC; Niccolò Piras, Responsabile organizzazione Udu; oltre i saluti in video di Christy Hoffman, Segretaria generale Uni Global Unione e Oliver Roethig - Segretario regionale Uni Europa.
Ha portato poi il suo contributo Alec Ross, Professore alla Bologna Business School, dedicando il suo intervento ai pericoli della globalizzazione e della predominanza delle multinazionali che dobbiamo cercare di arginare (qui l'intervista video).
“Le multinazionali sono come Stati e hanno più potere della maggior parte dei politici nel mondo. In Europa dobbiamo lavorare per costruire un modello diverso da quello americano o da quello cinese: quando scriviamo i nostri contratti dobbiamo avere un approccio e una strategia che individua bene il ruolo del lavoratore e rappresentarlo all’interno di questo sistema enorme e complesso”.
La giornata si è conclusa con i primi interventi delle delegate. “Siamo resistenti, robusti, siamo antifascisti sempre: dovunque c’è oppressione, abuso e violenza il fascismo attecchisce, noi diciamo no a tutto questo. La Filcams ci insegna che ciò che conta sono le persone. C’è un gran bisogno di Filcams, sosteniamoci, un passo dopo l’altro”.