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L'azienda aveva sostituito le lavoratrici e i lavoratori del supermercato Conad di Portogruaro nel giorno dello sciopero. Questo il motivo della condanna che è arrivata dal Tribunale di Pordenone. Proprio lì era stato depositato il ricorso di Filcams Cgil e Uiltucs, contro la Srg Ipermercati Srl e la Ruembel Srl, ovvero il cedente e il cessionario del punto vendita.
In sostanza, è stato leso il diritto di sciopero. L'occasione era la protesta indetta contro il trasferimento di 12 persone a Tavagnacco, svolta lo scorso 2 ottobre, a cui avevano aderito 95 su 106 dipendenti. Da parte sua, Sgr aveva utilizzato 23 propri dipendenti di Tavagnacco insieme a vari lavoratori provenienti da società terze, con lo scopo di permettere il normale svolgimento dell'attività nel punto vendita per tutta la giornata.
Secondo il Tribunale si è trattato di "un'azione datoriale volta a comprimere o negare le prerogative sindacali, quelle previste dal contratto collettivo nazionale di lavoro, attraverso la completa sostituzione del personale scioperante con l'apporto di ditte terze".
I sindacati contestavano anche il fatto che, a fronte del paventato trasferimento dei 12 dipendenti verso un altro punto vendita, nonché del successivo avvio della procedura di cessione di azienda, non erano stati assolti gli obblighi di informazione previsti dalla legge. Anche questo è stato riconosciuto dal giudice. Nel pronunciamento si legge infatti che "cedente e cessionario devono dare comunicazione almeno 25 giorni prima che sia perfezionato l'atto da cui deriva il trasferimento o che sia raggiunta un'intesa vincolante tra le parti".
Il tribunale ha quindi disposto alle società "di astenersi dal reiterare detti comportamenti" e ha condannato Sgr Ipermercati Srl e Ruembel Srl a rifondere le spese di lite, liquidate in 4.000 euro a carico della prima e in 2.000 euro a carico della seconda.
A commentare la sentenza è stato Boris Brichese, della Filcams Cgil locale, interpellato dal Gazzettino di Venezia: "Finalmente è stata fatta giustizia - ha detto -, in parte nei confronti dei lavoratori che hanno perso il posto di lavoro e per i colleghi che hanno scioperato in loro solidarietà e che sono stati sostituiti il giorno della protesta. La sentenza conferma che ci sono delle regole e normative che devono essere rispettate e Conad, che porta avanti il motto 'persone oltre le cose', non lo ha fatto".