Non piace ai sindacati il primo approccio di Conad in quella che è ormai una vera e propria vertenza sul passaggio dei 18.600 lavoratori, più l’indotto, e 260 punti vendita - dei quali 750 in Sardegna e quattro ipermercati a Cagliari, Sassari e Olbia - dalla multinazionale Auchan Retail-Sma al consorzio di concessionari e soci: prima reazione all’ostilità già conclamata da parte di Conad, lo sciopero nazionale Filcams, Fisascat e Uiltucs in programma il 30 ottobre, che sfocerà in una manifestazione a Roma sotto il ministero dello Sviluppo economico (in concomitanza con l’incontro programmato) e nei quattro presidi davanti agli ipermercati di Cagliari (Pirri e Santa Gilla), Sassari e Olbia.
La mobilitazione è stata decisa dopo la rottura consumata nella trattativa sul passaggio dei primi 109 punti vendita, per i quali Conad ha negato le tutele occupazionali e contrattuali dei 5.700 lavoratori, disdettando subito l’integrativo senza nemmeno impegnarsi a contrattare il nuovo modello di organizzazione del lavoro. E se il buongiorno si vede dal mattino, allora ecco le ragioni dell’immediata reazione sindacale, con un primo sciopero per l’intero turno di lavoro nei punti vendita ancora Auchan e Sma, nei 109 già oggetto della cessione del ramo d’azienda e in tutti gli appalti e servizi coinvolti.
“Siamo più che preoccupati per i 750 lavoratori della Sardegna – hanno detto i segretari regionali Nella Milazzo (Filcams) e Giuseppe Atzori (Fisascat) –, perché sappiamo soltanto che l’ipermercato di Santa Gilla dovrebbe passare alla cooperativa Conad Nord-Ovest, mentre sugli altri c’è totale incertezza”. Il rischio è che si compia l’ennesimo 'spezzatino' a danno dei lavoratori che, sino ad oggi, operavano dentro un unico gruppo. Auchan e Conad, infatti, sono due realtà completamente diverse: una multinazionale a gestione fortemente centralizzata, la prima, un consorzio di concessionari e soci, anche piccoli, la seconda. Il modello Conad si fonda sull’affidamento della gestione operativa a società terze, delle quali la cooperativa proprietaria detiene una quota consistente.
Non a caso, Filcams, Fisascat e Uiltucs nazionali rivendicano un intervento del Mise per una gestione unitaria della vertenza: “Deve sorvegliare e verificare la reale fattibilità del piano, perché se Conad è una buona alternativa alle difficoltà di Auchan, lo deve essere per tutti e non solo per alcuni pezzi, e se ci sono soggetti interessati all’acquisto di quelle reti vogliamo garanzie e certezze anche da parte loro”. Il riferimento va a quanto annunciato da Conad sulla cessione a terzi, senza esplicitare a chi e a quali condizioni, di parti di reti. “Non accettiamo che vengano scaricate le criticità sui vari territori e sulle spalle dei lavoratori; invece, chiediamo che l’intera operazione sia gestita in modo unitario con una azione forte del ministero e il coinvolgimento diretto delle cooperative che fanno capo al consorzio”, concludono i sindacati.