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Gaspare Giaramita della Fillea Cgil Trapani ci racconta come le aziende edili siano le più confiscate, certificando come il settore delle costruzioni sia quello con maggiori rischi d'infiltrazioni mafiose.
Quanto è oggi presente la mafia di Matteo Messina Denaro, ma non solo, nel settore delle costruzioni nel Trapanese?
Recentemente è stato pubblicato un report che dimostra che le imprese del settore edile sequestrate e confiscate siano la parte predominante di tutte le confische e i sequestri, appunto il numero più alto di quelle sequestrate con e confiscate. Questo naturalmente ci dice quanto sia presente l'infiltrazione mafiosa nel settore delle costruzioni, soprattutto anche per quanto riguarda la fornitura dei materiali, vedi il caso Calcestruzzi Ericina, che – quando era nelle mani della mafia - riforniva tutte le aziende che lavoravano nel territorio. Certo, quindi c'è un problema d'infiltrazione negli appalti e c'è un problema anche di controllo di tutta la filiera attraverso le aziende che forniscono le materie prime. La storia della Calcestruzzi Ericina è una storia finita bene, ma non tutte le aziende sequestrate finiscono bene.
La calcestruzzi Ericina è la storia di una impresa confiscata e poi riscattata dai lavoratori che oggi funziona...
Sì, ci tengo a sottolineare che la Calcestruzzi Ericina Libera è una Mosca Bianca. E non è la regola, purtroppo. È una forse l'unica nella provincia di Trapani, e una delle pochissime anche a livello della Regione siciliana, azienda i cui lavoratori si sono formati in cooperativa grazie anche all'aiuto e al all'insistenza della Cgil, al prefetto Sodano. Grazie praticamente a tutte le Istituzioni che hanno dato una mano per far sì che un’azienda sequestrata e poi confiscata, tornasse alla società.
Mentre invece che cosa è diffuso?
È diffuso, purtroppo, il fatto che le aziende che vengono prima sequestrate e poi confiscate che passano sotto l'amministrazione giudiziaria alla fine muoiono, fallendo senza dare un futuro ai lavoratori. Per evitare il fallimento servono delle norme che tutelino i lavoratori, servono dei manager per la gestione iniziale delle aziende confiscate e poi servono anche delle linee creditizie che dovrebbe mettere in campo lo Sono con i fondi confiscati. Serve che ci sia maggiore attenzione, per queste aziende e che ci sia personale qualificato anche tra gli amministratori giudiziari. Abbiamo purtroppo tantissimi esempi negativi, di aziende che quando erano in mano alla mafia davano lavoro e poi sono fallite, nel settore delle costruzioni, nel commercio, nella grande distribuzione.
Sono in arrivo i fondi del Pnrr. Che fare per impedire l’infiltrazione mafiosa negli appalti? E con la Prefettura avete stilato dei protocolli per impedire l'infiltrazione della criminalità organizzata dentro questi appalti?
Nella provincia di Trapani abbiamo stilato un protocollo, con la Prefettura per quanto riguarda il Pnnr. Contiamo di sottoscriverne altri perché si deve giocare d'anticipo contro le infiltrazioni mafiose. Si deve stare con occhi e orecchie ben aperte.