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Oggi si è tenuto al ministero dello Sviluppo economico, in conference call, il tavolo di confronto sul piano strategico quinquennale 2020-2024 “Trasform 2 Win” presentato da Cnh Industrial. Il confronto serrato che si è portato avanti a livello locale e nazionale e che ha visto il coinvolgimento delle Regioni e del Governo, come era stato stabilito nell’incontro del 28 ottobre 2019, ha portato un importante avanzamento con la sottoscrizione di un accordo quadro nazionale.
"L’accordo si pone l’obiettivo del mantenimento della capacità industriale, della tutela degli occupati e del consolidamento degli investimenti attraverso diversi strumenti da adottare a livello di singola realtà territoriale con accordi territoriali specifici". Lo dichiarano Michele De Palma, segretario nazionale Fiom e responsabile automotive e Simone Marinelli per la Fiom nazionale.
Per quanto riguarda lo stabilimento di Pregnana Milanese, spiegano i sindacalisti, "l’obiettivo è garantire l'occupazione attraverso una serie di misure a partire dalla industrializzazione dello stabilimento attraverso la ricerca di nuovi investitori in grado di garantirne il rilancio e l’assorbimento della forza lavoro. Inoltre l’accordo prevede diversi strumenti utili tra cui il trasferimento volontario ed incentivato su stabilimenti vicini e che è messo a disposizione anche per lavoratori dello stabilimento di San Mauro Torinese, che avrà un processo di riorganizzazione".
Sugli altri stabilimenti di Modena e Jesi si è concordato il consolidamento attraverso gli investimenti, l’occupazione e l’arrivo di nuove produzioni. Nello specifico "le maggiori criticità sono a Brescia dove verranno portate nuove produzioni a partire dal primo processo di elettrificazione per i veicoli Iveco in Europa; per Foggia si prevedono investimenti per circa 26 milioni di euro con il trasferimento da Torino di alcune produzioni e la messa in produzione di un nuovo motore; Torino vedrebbe l'allocazione delle produzioni di Pregnana Milanese e la“svolta” elettrica nella produzione di assali e trasmissioni e dell'allestimento delle batterie; e infine per Suzzara sono confermati la missione produttiva e il consolidamento dei volumi, e inoltre entro il 2020 si procederà all'assunzione di lavoratori attraverso la stabilizzazione di quelli in somministrazione e riservando una quota per eventuali trasferimenti dagli stabilimenti di Pregnana Milanese e San Mauro. L'accordo prevede inoltre che le parti si incontreranno trimestralmente per il monitoraggio degli obiettivi stabiliti".
Il Mise ha colto positivamente il lavoro messo in campo dall'azienda e dalle organizzazioni sindacali dichiarando che porrà attenzione in particolare sulle situazioni di crisi, dove ci deve essere un forte impegno a vantaggio dell'occupazione, dando disponibilità a convocare le parti qualora necessario. Per la Fiom "sono necessari da parte del governo nuovi investimenti sia per Pregnana Milanese, sia per accompagnare la transizione ecologica del gruppo. Oggi c’è stato un enorme passo avanti per la tutela dei lavoratori e della capacità industriale di Cnhi, oltre ad una importante e positiva inversione delle relazioni industriali".
L’azione unitaria ha portato l’azienda a realizzare un'intesa sulla transizione del piano strategico quinquennale confermando lo “spin off” di Cnhi. "L’accordo quadro - conclude il sindacato - è il primo step di una trattativa che ora si sposta negli stabilimenti e sui territori, con l’obiettivo di trovare soluzioni e tutele per tutti i lavoratori".