“Basta precariato. Voglio essere sfruttata a tempo indeterminato”. È il momento di un simbolico passaggio di testimone: Cipputi, il celebre operaio metalmeccanico creato dal fumettista Francesco Tullio Altan, entra nel mondo del terziario. Si mescola con le lavoratrici e i lavoratori della Filcams Cgil e in poche e dense parole riassume i tanti mondi professionali e la loro comune, fondamentale battaglia, tra lavoro stagionale, cambi appalto e part-time involontari.

Addette alle pulizie, badanti, commesse, camerieri, cassiere, riders, vigilantes o impiegati degli studi professionali: sono queste le figure lavorative dei nuovi disegni presentati lunedì 8 luglio presso il Centro Congressi della Stazione Marittima di Napoli. È l’inizio della mostra “Al (nuovo) lavoro, Cipputi!”, che si tiene in quella sede dal 9 al 13 luglio.

Al centro c’è la la lotta contro l'incertezza, il poco lavoro che non permette di vivere e la scarsa considerazione che la società riserva a fasce di lavoratori che le consentono, quotidianamente, di stare in piedi e di funzionare.

All’inaugurazione, oltre all’autore, hanno partecipato il segretario generale della Filcams Cgil Fabrizio Russo e Serena Dandini come presentatrice.

Tante le vignette di Altan: “Lei lavorerà mezzora al giorno”, si legge in un altor disegno dedicato a un’addetta alle pulizie, che replica: “Così ho tempo per spendere tutti i soldoni che guadagno”.

Questo è anche il principio dell’assemblea generale della Filcams Cgil, il 9 e 10 luglio: delegate e delegati si confrontano su rivendicazioni, cambiamenti, evoluzioni e “LiberAzioni”, come indicato dal titolo della manifestazione. “Un ulteriore passo avanti – dice il sindacato – nella strada tracciata dalla mobilitazione”.