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“Positive e importanti le norme che, in legge di Bilancio, prevedono la trasformazione a tempo pieno dei contratti part time dei collaboratori scolastici ex Lsu appalti storici dal 1° gennaio”. Ad affermarlo, in una nota, la Cgil nazionale, insieme a Filcams e Flc.
“L’incremento delle capacità occupazionali - sottolineano - recupera la possibilità di ottenere un contratto a tempo pieno per gli oltre 4.400 lavoratori, che nella fase di internalizzazione sono stati costretti ad accettare contratti a part time, e anche per i 45 lavoratori che, pur in presenza dei requisiti, non erano stati assunti per assenza di posti disponibili nella provincia di appartenenza”.
“Inoltre, è prevista - fanno sapere le tre sigle - una nuova procedura selettiva per i lavoratori con il requisito di 5 anni di anzianità che sono stati esclusi dalla procedura prevista per il 1° gennaio 2021 perché occupati in una provincia in cui sono esauriti i posti disponibili. A tal proposito segnaliamo la criticità della previsione di una graduatoria nazionale che potrebbe determinare notevoli disagi per il personale interessato che va risolta come chiesto con forza dalla Cgil”.
Per il sindacato, “questi provvedimenti portano a compimento una lunga e difficile vertenza che ha sempre visto lavoratori e sindacato battersi per il diritto alla stabilizzazione. Rimane ancora da affrontare e risolvere la problematica della carenza di personale nelle istituzioni scolastiche. Vanno ora ricercate le risorse per incrementare gli organici e dare risposte ai precari della scuola e per trovare soluzione a tutti gli ex Lsu appalti storici che rimarranno esclusi dal processo di internalizzazione”.