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Per migliorare l’efficienza della Pubblica amministrazione “non serve una terza riforma, così come viene proposto con la nuova legge delega Bongiorno che punta a modificare il Testo unico del pubblico impiego”. A dirlo è la segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti oggi in audizione presso la commissione Lavoro del Senato sul “ddl deleghe per il miglioramento della pubblica amministrazione”. Per la dirigente sindacale “vengono riproposte logiche sbagliate, di regolamentazione del rapporto di lavoro a danno dello sviluppo e del rafforzamento della contrattazione”. Inoltre, aggiunge Scacchetti, “si persevera con l’idea sbagliata che per ottenere un maggior efficientamento serva contrastare solo l’assenteismo attraverso il controllo ossessivo dei dipendenti pubblici”.
“Critichiamo anche la metodologia con la quale è stata elaborata la legge delega, poiché – sottolinea l’esponente della Cgil – non c’è stato alcun confronto preventivo con le parti sociali, nel quale avremmo ribadito la nostra posizione: per migliorare e rafforzare la pubblica amministrazione servono un piano straordinario di assunzioni, il rinnovo dei contratti nazionali di lavoro, la valorizzazione e il coinvolgimento dei lavoratori pubblici nelle modifiche dell’organizzazione del lavoro e nel miglioramento dei servizi pubblici”.