La Cgil di Roma e del Lazio ha avuto un incontro con l’assessore all’Agricoltura e l’assessore al Lavoro della Regione Lazio “in merito alla piaga del caporalato nel nostro territorio. Come sindacato – si legge nella nota – abbiamo ribadito l’urgenza di applicare integralmente la legge regionale contro lo sfruttamento lavorativo, a partire dall'istituzione dell’Osservatorio per il controllo e la repressione del fenomeno, previsto dal 2019 e mai attivato. Abbiamo inoltre sottolineato l’importanza che anche la Regione Lazio si costituisca parte civile nel processo per la morte di Satnam Singh, affinché la pressione sindacale – la Cgil si è già costituita – sia affiancata da un’azione forte e determinata delle istituzioni. Solo così sarà possibile contrastare con efficacia un fenomeno drammatico che quotidianamente sfrutta e danneggia i lavoratori”.

“Durante l'incontro – aggiunge la Cgil – i rappresentanti della Regione si sono impegnati ad accelerare l’attivazione dell’Osservatorio e hanno confermato la volontà di costituirsi parte civile nel processo. Esprimiamo soddisfazione per questi impegni, ma vigileremo affinché si traducano in azioni concrete e misureremo i reali progressi nella lotta allo sfruttamento in agricoltura. Nel prossimo incontro che si terrà il 1 aprile sul Piano Strategico della Regione Lazio, porteremo avanti tutti i temi riguardanti la sicurezza sul lavoro su tutti i settori. L’ennesimo incidente gravissimo sul lavoro accaduto ieri dimostra quanto ancora ci sia da fare sul tema. Non possiamo ignorare come la deregolamentazione del subappalto, promossa dal Governo Meloni, e le criticità nella filiera degli appalti pubblici abbiano aggravato una situazione già estremamente difficile. Resteremo in prima linea per garantire che i diritti e la sicurezza dei lavoratori siano una priorità reale e non solo dichiarata”, conclude la nota.