È stata eletta dall'assemblea generale la nuova segreteria della Cgil Palermo. Dopo il congresso che il 20 ottobre scorso ha confermato Enzo Campo alla guida della Cgil palermitana, il 17 gennaio è stato ufficializzato il nuovo esecutivo che affiancherà per i prossimi anni il segretario generale.
Il nuovo gruppo dirigente è stato eletto con oltre il 90 per cento dei consensi. Due i nuovi ingressi. Della squadra entrano a far parte Francesco Piastra, dall'aprile del 2015 segretario generale della Fillea Cgil Palermo e in precedenza segretario della Fiom Cgil Palermo, che ha seguito in questi anni tutte le vertenze del mondo edile e del comparto metalmeccanico, e Anna Maria Tirreno, cancelliere presso il giudice di pace di Palermo, da anni nel direttivo della Fp Cgil e della Cgil Palermo, già componente della segreteria Fp con delega alla Giustizia, Stato, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici e componente della delegazione nazionale trattante del ministero di Grazia e Giustizia.
Riconfermati nell'incarico la segretaria Cgil Alessia Gatto, dipendente del call center di Almaviva, che ha seguito in questi quattro anni i settori del mercato del lavoro, delle politiche sociali, giovanili, territoriali e di genere, e Calogero Guzzetta, segretario d'organizzazione, ex segretario generale della Flc Cgil Palermo, responsabile delle politiche organizzative, dei migranti, del coordinamento dei servizi e dei rapporti con Sunia, Federconsumatori e Auser.
L'elezione è avvenuta alla presenza del segretario generale Cgil Sicilia Michele Pagliaro. “Da Palermo – ha detto il segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo – andremo in tanti alla manifestazione di Cgil, Cisl e Uil del 9 febbraio a Roma per sottolineare con la nostra presenza che la legge di bilancio del governo ha lasciato troppe questioni irrisolte a partire dallo sviluppo del Mezzogiorno, dai temi del lavoro, delle pensioni, del fisco, delle infrastrutture”.
“Col nuovo esecutivo proseguiremo l'impegno per la crescita e lo sviluppo di Palermo e della nostra provincia – ha proseguito Campo –. Apriremo una fase di vertenzialità territoriale e sociale a partire dalla sanità, con un monitoraggio delle strutture ospedaliere esistenti. Quello delle strade invivibili, con interi comuni isolati, è un altro dei temi che non può più essere tralasciato, assieme a quello degli investimenti per le infrastrutture. Tra i nostri obiettivi prioritari il reinsediamento dell'industria manifatturiera, i servizi che possono diventare risorse, dall'acqua ai rifiuti, e il tema della precarietà, non solo di chi non ha un lavoro, ma di chi ha un lavoro povero, come i tanti impiegati nelle cucine degli alberghi o dei ristoranti del percorso arabo-normanno che, dietro le luci della ribalta, prendono 3 euro l'ora per un lavoro di otto, dieci ore al giorno”.