Meno infortuni e meno morti sul lavoro nel 2024 nelle Marche. Ma infortuni in crescita tra i più giovani, gli studenti, gli stranieri e, tra i settori, nel commercio e nelle riparazioni. Aumentano le malattie professionali. Nel 2024, sono stati denunciati 16.676 infortuni, 242 in meno rispetto al 2023, - 1,4%; una tendenza opposta rispetto a quella emersa a livello nazionale. La riduzione si lega al calo degli infortuni in occasione di lavoro, -1,7%, mentre quelli in itinere non subiscono variazioni rispetto all’anno precedente.

È quanto risulta dai dati Inail, elaborati dall’Ires Cgil Marche. “Questi numeri non ci confortano – dichiara Loredana Longhin, segretaria regionale Cgil Marche – poiché si legano anche all’andamento del mercato del lavoro, caratterizzato dall’esplosione della cassa integrazione. Questo significa che le criticità che, da sempre, denunciamo, non sono state risolte”. Emblematico è “il dato relativo ai giovani, condizionato anche dagli studenti: ciò implica che, in tema di sicurezza, c’è ancora un problema di carattere culturale. Perciò noi chiediamo che la sicurezza sul lavoro sia inserita come materia nella programmazione scolastica”. Importante è anche “il dato dei lavoratori vittime di infortuni, il cui primato spetta ancora agli stranieri: questo significa che le aziende non investono su formazione e prevenzione”.

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Gli infortuni mortali sono stati 22 nel 2024, meno 6 unità rispetto al 2023. Aumentano le malattie professionali: nel 2024 ne sono state denunciate 7.725, in crescita del 14,1% rispetto al 2023, un aumento che ha interessato soprattutto la provincia di Ancona con + 23,9%. Va sottolineato che “questo dato si lega alla maggiore consapevolezza del lavoratore e anche al fatto che le aziende vogliono massimizzare il profitto”.

La provincia dove si è registrato il maggior numero di denunce di infortuni è Ancona con 5.641, seguita da Pesaro e Urbino con 3.953, Macerata con 3.528 , Ascoli Piceno con 2.195 e Fermo con 1.359. Proprio Fermo, tra l’altro, è l’unica provincia che segna un incremento pari al 6,3% degli infortuni.

Analizzando gli infortuni sul luogo di lavoro, gli aumenti si registrano nelle aziende agricole con +170,6%, nel commercio e nelle riparazioni con +17,2%. Invariati invece gli infortuni nelle costruzioni con + 0,4% e nel trasporto e magazzinaggio con + 1%. Diminuiscono inoltre nelle attività manifatturiere con -5,2%. Per quanto riguarda le classi di età, l’incremento tra i più giovani è pari a +3,8% mentre tra gli extracomunitari l’aumento è dell’1,9%.

(Leggi QUI il report completo dell’Ires)

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