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“Sono qui nello Stato di San Paolo, in Brasile, per portare la solidarietà ai 3.000 dipendenti e ai 30.000 addetti dell’indotto che hanno perso il lavoro, a causa della chiusura dello stabilimento della Ford. Io penso che i diritti dei lavoratori vanno difesi dal sindacato in qualunque parte del mondo. Concetto che ribadiremo con forza sabato 2 marzo, quando saremo tutti in piazza a Milano per affermare il diritto e la dignità del lavoro di tutti”. Così Elena Lattuada, segretario generale della Cgil Lombardia, oggi ai microfoni di "Italia Parla", la rubrica di RadioArticolo1.
“Manifesteremo anche contro lo sfruttamento dei rider di Amazon - in presidio da due giorni davanti alla sede milanese della multinazionale americana -, che protestano contro le condizioni disumane in cui sono costretti a operare. Così come alzeremo la voce per i lavoratori di Sirti, anch’essi in lotta da settimane contro i licenziamenti collettivi, annunciati dal gruppo”, ha continuato la dirigente sindacale.
Altra novità è l’inaugurazione di una Camera del lavoro dentro l’aeroporto di Malpensa, fissata per venerdì 1° marzo. "È la prima volta che avviene un fatto del genere. Ci siamo consultati con la Cdl di Varese e abbiamo pensato, sulla falsariga di quanto recitava il nostro documento congressuale, di allargare i perimetri della contrattazione, dandoci un’organizzazione del lavoro confederale di raccordo con le categorie. E quale luogo migliore può esserci per una nuova sede Cgil di un sito aeroportuale - che vede passare una moltitudine continua di persone - per essere più visibili e a contatto con le persone?”, ha detto la sindacalista.
La digitalizzazione ha prodotto nuove capacità, grande innovazione tecnologica, ma nel contempo "è aumentato il lavoro povero, tanto lavoro di servizio, tanto lavoro di logistica, indispensabile per far funzionare un sito produttivo complesso come lo è un aeroporto, piuttosto che la rete di distribuzione di un colosso come Amazon. Tenere insieme e riconoscere le diversità dentro il lavoro significa ricostruire le condizioni collettive della contrattazione. Questa è la scommessa per far incrociare e dialogare le tante facce del lavoro e rendere trasparente cosa c’è dietro un grande marchio”, ha proseguito l’esponente Cgil.
“Il 2 marzo saremo in piazza con lo striscione di Cgil, Cisl e Uil. Credo sia fondamentale aver messo a punto un’iniziativa unitaria, grazie al lavoro del comitato promotore e di tutti i compagni e le compagne, che hanno permesso di raggiungere tale risultato, in un momento in cui avvertiamo l’urgenza democratica di essere nelle piazze. L’abbiamo sentita il 9 febbraio a Roma, e pensiamo di percepirla anche sabato prossimo a Milano, in una manifestazione che raccoglie tante organizzazioni, tante associazioni, per difendere i valori democratici e dire alla gente: prima le persone, con i loro diritti, a prescindere dal colore della pelle, dall’etnia, dal genere, dalla condizione soggettiva, dal Paese in cui sei nato”, ha concluso Lattuada.