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"Il sensibile aumento degli infortuni e la tragica impennata di quelli mortali non possono essere considerati fatti episodici, ma impongono a tutte le parti in causa, imprese, mondo del lavoro, istituzioni, una profonda riflessione e misure concrete da un lato per garantire il rispetto delle misure di prevenzione, dall’altro per promuovere nei fatti una vera cultura della sicurezza. Cultura che stenta a imporsi e che sembra, anzi, segnare il passo in questa difficile fase economica, ancora duramente segnata dagli effetti della pandemia". Questa, la riflessione del segretario generale della Cgil Friuli Venezia Giulia, Viliam Pezzetta, nel giorno in cui la Regione deve contare l’ennesima morte sul lavoro, un operaio edile di 58 anni che stava operando con una gru nel comprensorio del Porto vecchio, a Trieste:
«Il numero di infortuni mortali – rimarca il dirigente sindacale – è purtroppo in forte crescita, e già a fine ottobre eravamo a 21 casi, 6 in più del 2020 e lo stesso numero che si era toccato nell’intero 2019, a riprova di un’escalation dei casi, confermata anche dall’aumento degli infortuni complessivi, cresciuti del 15% rispetto al 2020, e non solo per effetto di un incremento delle ore lavorate. È proprio alla luce di questi dati che abbiamo sollecitato gli assessori alla salute e al lavoro, in sede di confronto sulla finanziaria, a un incremento delle risorse destinate ai servizi di prevenzione e vigilanza delle aziende sanitarie".
Sull’episodio di Trieste, erano già intervenuti in mattinata i sindacati triestini, con uno sciopero dei lavoratori portuali e un comunicato unitario in cui le segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil, assieme alle rispettive organizzazioni di categoria dei trasporti e dell’edilizia, oltre a esprimere il loro cordoglio ai familiari e ai colleghi della vittima, chiedono un incontro con il Prefetto e con l’Autorità portuale.
"Questa inaccettabile tragedia – si legge nel comunicato unitario – riporta drammaticamente l’attenzione sul tema della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e delle attività gravose in rapporto all’età avanzata». Quanto alla dinamica e alle cause della tragedia, i sindacati attendono "l’esito del lavoro delle autorità competenti per le iniziative più opportune nel caso emergessero responsabilità".