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Cgil e Filcams Marche denunciano "un utilizzo smodato e incontrollato dei tirocini, sopratutto nei settori del turismo, dei pubblici esercizi e della ristorazione". Alla fine del 2017 con la Regione le organizzazioni sindacali hanno discusso e provato a contrastare le regole troppo permissive sull’utilizzo dei tirocini estivi ed extracurriculari, una discussione che portò alle linee guida e alla delibera n.1474 dell’11 dicembre 2017. "Con la Regione - spiega il sindacato - si era concordato sulla necessità di costruire un sistema di comunicazioni alle parti sindacali per monitorare e verificare il giusto utilizzo dello strumento di politica attiva e per contrastare gli abusi diffusi nel nostro territorio regionale; ma, a un anno e mezzo, si è potuto constatare il totale immobilismo dell’Assessorato su questo tema delicatissimo. E’ evidente l’intenzione di non disturbare le imprese e di fare in modo che si continui nell’utilizzo smodato di tirocini in sostituzione di lavoratori regolari stagionali".
Sono centinaia i casi che sono stati segnalati alla Cgil, in queste ultime settimane, di tirocinanti utilizzati per ricoprire ruoli e mansioni che dovrebbero essere assegnati a lavoratori assunti con contratto di lavoro stagionale e nel rispetto dell’applicazione dei contratti nazionali. Nel caso del tirocinio estivo, cioè quello rivolto a studenti regolarmente iscritti ad un ciclo di studi presso una scuola, con 400 euro al mese ci si può assicurare la prestazione di un giovane da un minimo di 14 giorni, fino a 3 mesi; nel caso di un tirocinio extracurriculare si può arrivare a 500 euro al mese per 12 mesi ed elevabile fino a 24 mesi, senza ferie, permessi, malattia, tfr e mensilità aggiuntive. Solo nel 2018 sono stati oltre 11mila i tirocini utilizzati nella regione, praticamente pari alla metà dei contratti a tempo indeterminato avviati in tutto il territorio regionale. Uno dei settori che risulta essere quello con la percentuale più bassa di assunzioni dopo il periodo di tirocinio è proprio quello del turismo e della ristorazione con appena l’11% di assunzioni sul totale di tirocini attivati.
“Su questi gravissimi abusi chiediamo tolleranza zero alle istituzioni e la massima attenzione da parte degli di organi di vigilanza, pur consapevoli delle condizioni critiche in cui operano", dichiara Giuseppe Santarelli, segretario regionale Cgil Marche: ”Dal 2012 l’utilizzo dei tirocini è aumentato di oltre il 100% e l’impennata più forte è arrivata in concomitanza dell’abolizione dei voucher. E’ possibile che ce ne siamo accorti solo noi?”. Secondo Joice Moscatello, segretario generale Filcams Cgil Marche, “l’utilizzo dei tirocini riduce anche nei fatti la qualità del servizio nelle attività ricettive e nei pubblici esercizi, non contribuendo alla crescita e allo sviluppo di un settore, quello del turismo, che invece avrebbe la necessità di essere sostenuto attraverso percorsi di qualificazione professionale continua. Come Filcams Cgil, auspicheremmo che l’utilizzo dei tirocini e degli studenti nell’alternanza scuola-lavoro non diventasse uno strumento per sostituire l’occupazione stabile e regolare”.