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È partito il corteo di Cgil, Cisl e Uil da piazza della Repubblica. Migliaia di persone sfilano per le strade di Roma per la crescita, lo sviluppo, il lavoro, le pensioni e il fisco. La manifestazione nazionale unitaria #FuturoAlLavoro, a sostegno della piattaforma unitaria dei sindacati, si concluderà a piazza San Giovanni. Dalla prima mattinata sono arrivati nella capitale 1.300 autobus da tutta Italia, 12 i treni straordinari, due navi, con oltre 1.000 partecipazioni dalle isole.
In testa al corteo i tre segretari generali, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Valerio Barbagallo.
“La giornata di oggi apre una nuova fase e soprattutto domani è il governo che deve finalmente decidere cosa vuol fare, perché se vuole cambiare questo Paese lo deve fare insieme ai lavoratori e ai sindacati”. A dirlo è il segretario generale della Cgil Maurizio Landini intervistato da rassegna.it durante il corteo dei sindacati a Roma. “La manifestazione di oggi – aggiunge – indica un bisogno di unità sindacale, di sindacato. C’è una bella partecipazione, soprattutto sentita, e credo che indichi che c’è un bisogno di confronto e di unità nel Paese che il governo saggiamente dovrebbe saper raccogliere. Se non lo fa, noi andremo avanti”. Quanto alla questione migranti, chi scende in piazza oggi “vuole che la Costituzione venga applicata in tutte le sue parti. È un popolo per la solidarietà, per l’inclusione, e che sa perfettamente che difendere i diritti vuol dire difenderli per tutti”.
Il corteo sta percorrendo via delle Terme di Diocleziano, via Giovanni Amendola, via Cavour, piazza dell’Esquilino, via Liberiana, piazza di Santa Maria Maggiore, via Merulana, viale Manzoni, via Emanuele Filiberto, e arriverà in piazza San Giovanni in Laterano (la mappa del percorso).
L'intera giornata si potrà seguire in diretta sui siti della Cgil (cgil.it, rassegna.it, radioarticolo1.it).
“È una grande manifestazione. Il governo deve guardare i volti di tutte queste persone e capire che qualcosa non va. Perché sta arrivando una crisi e quando arriva una crisi il rischio è vedere dei licenziamenti. Questa manifestazione imposterà un’idea nuova per gli investimenti, per cambiare il paese, per dare una risposta a chi vive in povertà”. Lo ha detto dal corteo il vicesegretario della Cgil Vincenzo Colla.
Sul palco, prima dei comizi conclusivi, prenderanno la parola sei tra delegati e delegate per dare voce a tutti i settori e le generazioni del mondo del lavoro: un’infermiera, un rider, un pensionato, un delegato dell’Ilva di Taranto, una delegata della scuola, un lavoratore edile. Intorno alle 12 interverranno i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo.
“C’è una motivazione in più per stare in piazza con Cgil, Cisl e Uil. Primo perché c’è una bella manifestazione unitaria, e questa è una bella novità delle forze del lavoro. E poi perché c’è un governo che ha chiesto i voti per gli italiani, in maniera cinica, e sta tradendo gli italiani. O si volta pagina, o per l’Italia finisce male”. A dirlo è il presidente della Regione Lazio e candidato alla segreteria del Pd Nicola Zingaretti intervistato da rassegna.it durante il corteo di Cgil, Cisl e Uil a Roma. Quanto al futuro del rapporto tra Pd e sindacato, Zingaretti vede “un riconoscimento della forza insostituibile sia della politica che dei corpi intermedi e delle forze associate del lavoro. Non per un vezzo, ma perché ce lo dice la Costituzione”.
Susanna Camusso durante il corteo di #FuturoAlLavoro