La Cgil “Area Vasta” si dota dei nuovi organismi esecutivi. E si appresta da subito, con l’inizio del nuovo anno, a ridisegnare il quadro delle strategie di battaglia a tutela e difesa dei cittadini dell’area centrale della Calabria.
Ieri mattina, a Lamezia Terme, si è infatti riunita l’assemblea generale dell’Area Vasta, chiamata a eleggere i componenti della segreteria. Eletti il presidente e i due componenti dell’Ufficio di presidenza (rispettivamente Michela Avenoso, Bruno Tassone e Rinaldo Tedesco), l’Assemblea ha proceduto alla elezione della segreteria Confederale. Approvata la proposta avanzata dal segretario generale Raffaele Mammoliti, la votazioni hanno portato alla designazione dei seguenti esponenti sindacali: Elisa Fruci, Elsa Bonazza, Raffaele Falbo, Antonio Cimino, Battista Plati, Enzo Scalese. Grazie a questo passaggio dal grande valore strategico e politico, l’Organizzazione si dota dei suoi organismi esecutivi che opereranno da subito per affrontare le tante criticità rilevate sui territori.
Al centro dell’azione che la Cgil intende dispiegare, così come espresso nel corso dei lavori di ieri mattina ai quali ha preso parte il segretario regionale Angelo Sposato, ci saranno i temi del sostegno al lavoro, del potenziamento delle infrastrutture, della tutela della sanità, del decollo della Zona economica speciale, del supporto alle azioni di sviluppo produttivo e del contrasto alla povertà.
«Temi – ha spiegato il segretario Raffaele Mammoliti insieme ai nuovi rappresentanti degli organismi esecutivi – sui quali abbiamo sempre dato battaglia sollecitando il supporto di tutti quegli attori economici, politici, sociali che intendano realmente rimboccarsi le maniche per invertire il trend che vede la nostra regione andare sempre più a fondo. Il confronto che intendiamo animare con la Regione e le istituzioni locali nei territori in cui operiamo non può che essere il seguente: favorire e costruire soluzioni condivise per migliorare le condizioni di vita e lavoro delle persone, nella consapevolezza che ci siano le risorse e gli strumenti normativi adeguati (ancorché inutilizzati...) per iniziare a scrivere una nuova pagina di rilancio a 360 gradi del territorio».