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“Il tasso di disoccupazione è tra i più alti in Europa, cresce solo l’occupazione di scarsa qualità, quella povera. I giovani e i 35-49enni i più sfavoriti e in difficoltà, i livelli di inattività si mantengono altissimi. Questi i principali mali del nostro mercato del lavoro, da noi già denunciati, che non possiamo non considerare con maggior preoccupazione”. Così la segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti in merito ai dati provvisori ‘Occupati e disoccupati’ diffusi oggi dall’Istat.
Per la dirigente sindacale: “Mancano da troppo tempo politiche per la crescita, scelte di politiche industriali che possano sostenere un forte rilancio degli investimenti pubblici e privati, unica leva per generare occupazione stabile e di qualità, e una politica fiscale che, riducendo il carico su lavoratori e pensionati, possa sostenere i consumi. In assenza di un quadro di politica economica orientata alla crescita e di forte rilancio dell’occupazione nel sistema pubblico, anche le misure di sostegno alle fasce più deboli, come il reddito di cittadinanza, rischiano di non corrispondere agli esiti sperati".
"Il governo non può più sottovalutare lo stato di salute del nostro mercato del lavoro. Chiediamo quindi - conclude Scacchetti - che venga subito aperto un tavolo di confronto con i sindacati, nel quale si discuta, oltre che di politiche attive, anche dell’emergenza ammortizzatori sociali per renderli universali e per affrontare le situazioni più critiche, come quelle dei lavoratori delle imprese operanti nelle aree di crisi complessa o nelle aziende sequestrate alla mafia”.