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“Guardiamo con attenzione all'operazione di vendita dell'Isab di Priolo alla Goi Energy, da parte di Lukoil. Potrebbe essere una svolta per l'impianto e per il territorio, ma la prudenza è d'obbligo”. A dirlo sono il segretario generale Filctem Cgil Marco Falcinelli, il segretario generale Filctem Sicilia Giacomo Rota e il segretario generale Filctem Siracusa Fiorenzo Amato.
Lunedì 9 gennaio, infatti, Litasco (controllata al 100% da Lukoil) ha raggiunto un accordo per la cessione dei tre siti produttivi dell’impianto petrolchimico di Priolo Gargallo alla Goi Energy (ramo del settore energetico di Argus, fondo cipriota di private equity). Il closing dell'operazione è previsto entro la fine di marzo 2023.
“Il governo regionale – spiegano i dirigenti sindacali – deve ora attivarsi per avere garanzie sulla consistenza degli investimenti previsti e sulle ricadute occupazionali. Sul fatto che si tratti di un'operazione industriale vera e propria e non di un'operazione finanziaria. In proposito, un ruolo di garanzia deve essere esercitato anche dal governo nazionale”.
Falcinelli, Rota e Amato ora aspettano “di conoscere il piano industriale e di avere certezza che saranno assicurati gli attuali livelli occupazionali e che, anzi, ci siano prospettive di crescita. Da parte nostra siamo pronti al confronto”.
Alla Regione, concludono i segretari Filctem Cgil, chiediamo “di assicurarsi che ci siano da parte del fondo gli investimenti sulle azioni di transizione energetica necessari ad allinearsi agli obiettivi Ue sul clima e quelli funzionali al rilancio dell'impianto e del territorio”.