PHOTO
Una buona notizia arriva dal fronte dei rinnovi contrattuali, riguarda circa 25mila lavoratori e lavoratrici di un settore attraversato da difficoltà e crisi, quello della ceramica e delle piastrelle, nella serata del 26 novembre associazioni datoriali e organizzazioni sindacali hanno siglato l’ipotesi di rinnovo che ora deve passare al vaglio e al voto delle assemblee dei dipendenti.
Un buon accordo che nel rispetto di quello interconfederale sulla contrattazione (Patto per la Fabbrica) del 9 marzo 2018, prevede un aumento medio nei minimi (Tem) di 76 euro (Liv.D1). Per il settore piastrelle in 3 tranche: 1° gennaio 2021 di 31 euro; 1° gennaio 2022 di 32 euro; 1° gennaio 2023 di 13 euro. Per quello della ceramica sanitaria, materiali refrattari e stoviglieria:1° gennaio 2021 di 30 euro; 1° gennaio 2022 di 20 euro; 1° gennaio 2023 di 26 euro.
Sul fronte del welfare contrattuale è previsto un incremento dell'aliquota contributiva al fondo di previdenza complementare (“Foncer”) a carico dell'impresa (4 euro a regime medio): dello 0,20% dal 1° gennaio 2022 per gli addetti delle piastrelle; dello 0,10% dal gennaio 2022 e 0,10% gennaio 2023 per gli addetti del settore sanitari e refrattari. In entrambi i casi il montante salariale è superiore al precedente rinnovo contrattuale.
Per quanto riguarda la parte normativa, invece, nell'intesa è stato recepito l’accordo quadro (Confindustria-Cgil, Cisl, Uil, del 25 gennaio 2016) sul tema della violenza di genere, ed è stato potenziato il capitolo sulle pari opportunità e tutela della persona. Nell’accordo è stato introdotto anche il tema della occupabilità e bilanciamento generazionale.
Per quanto riguarda gli appalti, è stata migliorata l’informativa e c’è l’impegno in via prioritaria delle aziende committenti a sottoscrivere contratti con le imprese che applicano Ccnl nazionali firmati dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. Sono stati, inoltre, potenziati, gli osservatori nazionali e aziendali dei grandi gruppi. Le parti hanno convenuto di recepire le convenzioni Onu sulle disabilità.
Sul tema della malattia è stato introdotto un part-time per le patologie oncologiche degenerative e ingravescenti e per il congedo parentale.
Inoltre, nell’intesa, saranno aggiunti due giorni di permesso retribuito nel caso di nascita di figli, che si aggiungono a quelli già previsti dalla legge. Il contratto prevede l’istituzione del delegato alla formazione, e inoltre sono state istituite due commissioni paritetiche: una sul sistema classificatorio e l’altra sul divisore orario, cha avrà il compito di analizzare e proporre soluzione alle differenti interpretazioni sul tema.
Giudizio positivo quello espresso dal segretario generale della Filctem Marco Falcinelli: “80 euro di aumento complessivo nel settore delle ceramiche è il giusto avanzamento salariale che ci attendevamo nel settore, con un’intesa che certifica un montante salariale più elevato rispetto al precedente rinnovo nonostante la pandemia Covid-19 in corso, e che tiene quindi conto dell’andamento complessivo del settore, riconfermando quindi il principio che il Contratto Nazionale deve svolge appieno la sua funzione regolatrice diventando autorità salariale ed evitando di svolgere un ruolo residuale di mera registrazione dei dati inflattivi del Paese”.
Sulla stessa lunghezza d'onda anche le considerazioni di Sonia Tosoni, segretaria nazionale della Filctem Cgil: “È un’intesa importante che dimostra ancora una volta che le consolidate relazioni industriali sono un valore aggiunto per il sistema contrattuale del Paese. Il rinnovo della ceramica – ha proseguito -, settore colpito dalla pandemia come molti altri settori industriali manufatturieri, ha investito nelle relazioni industriali e scommesso sull’apporto indispensabile dei lavoratori per affrontare le sfide che ci attendono. Ritengo opportuno sottolineare – ha concluso Sonia Tosoni – gli avanzamenti normativi contenuti nell’accordo: la questione della violenza di genere, oltre al recepimento dell’accordo quadro Confindustria sindacati; l’occupabilità e bilanciamento generazionale; la norma contrattuale sugli appalti, l’attenzione alla disabilità e alle malattie oncologiche fino ad arrivare alle giornate retribuite aggiuntive alla legge per la paternità per citarne alcuni. Sono tutti temi stringenti ed attuali che rimettono al centro del dibattito la persona e i suoi spazi di vita e di lavoro”.