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"Fin dalla scorsa estate ci siamo mobilitati per denunciare il declino della Centrale Torrevaldaliga nord, che ha causato crisi aziendali e condizioni di lavoro difficili e precarie, con tanti lavoratori rimasti già disoccupati, senza dimenticare tutti gli interventi di manutenzione che dovrebbero essere fatti per garantire la sicurezza di tutti. Una situazione non più sopportabile, che ci ha portato in piazza con scioperi, presìdi e assemblee pubbliche, fino alla manifestazione sotto il Ministero dello Sviluppo Economico del 5 dicembre 2019, grazie a cui siamo riusciti ad incontrare la Direzione del Mise". E' quanto si legge nella mozione approvata all'unanimità dall'assemblea dei metalmeccanici degli appalti addetti alla centrale, che si è svolta lo scorso 5 marzo.
Il documento ricorda che "l'incontro specifico su Tvn del 21 febbraio 2020 al Mise è anche frutto di questo percorso ed è un primo risultato ottenuto grazie alla mobilitazione dei metalmeccanici degli appalti. In quella sede abbiamo rimarcato la necessità di maggiori manutenzioni, ma soprattutto abbiamo ribadito la questione per noi fondamentale: con la necessaria uscita dall'uso del carbone, quali sono le prospettive per centinaia di lavoratori che per una vita hanno garantito le manutenzioni, le pulizie industriali, le operazioni di carico/scarico e movimentazione per Torrevaldaliga nord, contribuendo a fare le fortune e i profitti di Enel?".
Gli operai ribadiscono: "Per noi il futuro si garantisce investendo nella produzione di impianti e componenti legati alle energie rinnovabili, la cantieristica, il bacino di carenaggio. E' positivo - prosegue il documento - che all'incontro del 21 anche il Comune abbia condiviso questa necessità, così come è positiva la disponibilità ufficiale dell'Autorità Portuale a ragionare su prospettive concrete tra cui la possibile cantieristica in particolare per le navi da crociera. Ed è positivo che l'incontro si sia concluso con il ministero che, riconoscendo il grande contributo dato dai lavoratori di Civitavecchia alle esigenze energetiche nazionali, ha annunciato fin d'ora che il prossimo sarà incentrato sui progetti produttivi. Tutto ciò non era affatto scontato, se si pensa solo a qualche mese fa, tuttavia è ancora un punto di partenza, mentre il 2025 si avvicina e il declino di Tvn continua".
"E' necessario che le istituzioni svolgano il loro ruolo di garanzia - si legge nella mozione - e che ci sia l'impegno di tutti i soggetti industriali con l’aiuto di esperti, per arrivare al prossimo incontro al Mise già con una proposta di alternativa produttiva condivisa della città. E' necessario che Enel si impegni seriamente per garantire il futuro produttivo dei tanti lavoratori che finora hanno fatto le sue fortune su questo territorio".