Sono arrivate buone notizie, la scorsa settimana, per i circa 8.500 addetti del settore cemento, calce, malte e gesso. I sindacati di categoria FenealUil, Filca Cisl, Fillea Cgil e la parte datoriale rappresentata da Federbeton hanno infatti firmato un innovativo accordo sull’adeguamento delle tabelle salariali, che prevede un aumento di 120 euro al parametro di addensamento medio.

“Questa intesa è frutto di una richiesta che abbiamo fatto nel giugno scorso all’associazione di categoria in applicazione dell’articolo 44 del contratto nazionale di settore, che consente di recuperare l’inflazione registrata nel triennio 2022-2024. Siamo davvero soddisfatti”, spiega Tatiana Fazi, della segreteria della Fillea.

In cosa consiste l'articolo 44?

Nell'articolo si prevede che, in caso di scostamento significativo tra l'inflazione prevista e quella reale, le parti si incontrano per valutare l'eventuale ricaduta in termini dei minimi contrattuali. L'articolo è presente da anni nel contratto nazionale, ma fino ad ora  non era mai stato reso esigibile. Nel triennio passato, tra l’altro, l'inflazione è stata davvero molto alta, quindi abbiamo deciso di richiedere un incontro con Federbeton e alla fine siamo stati convocati. Dopo varie riunioni e discussioni siamo arrivati alla sottoscrizione di questa intesa.

Cosa comporterà in concreto?

Ci sarà un incremento retributivo di 120 euro, che andrà a sommarsi all’ultima tranche di aumento pari a 39 euro. In sostanza, già nel mese di dicembre 2024, nelle buste paga delle lavoratrici e lavoratori ci sarà un incremento complessivo medio di 159 euro. L’aumento sul triennio 2022-2024, invece, raggiungerà la cifra di 239 euro. Chiaramente è una grande soddisfazione per noi, ma lo è soprattutto per le lavoratrici e i lavoratori del cemento.

Potrebbe anche diventare un modello per altri contratti?

Questo articolo non era mai stato utilizzato finora, è la per la prima volta che succede. Nel contratto del legno si prevede già un recupero inflattivo, ma in modo diverso, all'inizio di ogni gennaio. Ora anche il cemento ha introdotto questo meccanismo, e secondo noi stabilisce un precedente importante. Anche perché abbiamo altri contratti in scadenza, come quello del lapideo e laterizi che in genere sono trascinati da quello che fa il cemento. Speriamo che sia così.

Quali sono i prossimi passi per il comparto?

Il contratto del cemento è in scadenza il 31 dicembre 2024. Da gennaio inizierà la nuova trattativa. Il settore in questi anni è andato molto bene, e tutto ciò ha aiutato le relazione sindacali, che sono da sempre avanzate e costruttive. Le richieste delle lavoratrici e dei lavoratori finora hanno trovato risposte concrete, ora ricominceremo ad ascoltarli durante le nostre assemblee in tutti i luoghi di lavoro.