A cinque mesi dall'apertura del negoziato tra Flai Cgil, Fai Cisl, Uila Uil e Agci-Agrital, Fedagripesca-Confcooperative, Legacoop-Agroalimentare, giovedì 13 giugno si sono interrotte, durante la riunione plenaria, le trattative per il rinnovo del ccnl per i lavoratori dipendenti delle Cooperative e consorzi agricoli, scaduto il 31 dicembre scorso.

A dirlo sono i sindacati, giudicando “assolutamente insoddisfacenti le risposte delle controparti rispetto alle nostre rivendicazioni, soprattutto sul versante salariale”. I sindacati hanno ribadito “la centralità dell'aumento economico in questo rinnovo”, evidenziando che “la richiesta contenuta nella piattaforma ha l'obiettivo di salvaguardare la crescita dei salari per il prossimo quadriennio, recuperando anche la perdita del potere di acquisto delle retribuzioni fortemente eroso dalla fiammata inflattiva degli ultimi anni”.

Per Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil è necessario “restituire dignità e valore alla professionalità e all'impegno di lavoratrici e lavoratori essenziali per la produzione delle eccellenze del nostro made in Italy, come già dimostrato non solo durante il periodo della pandemia da Covid -19, che meritano risposte adeguate e utili al rinnovo del contratto anche nel comparto della cooperazione agricola”.

I sindacati auspicano che “questo grido di rabbia e protesta consenta la ripresa del confronto su basi più costruttive”. Flai, Fai e Uila hanno già definito le iniziative di mobilitazione, con il blocco degli straordinari e di tutte le flessibilità a partire da lunedì 17 giugno, assemblee in tutti i siti produttivi e la proclamazione di una giornata di sciopero nazionale il prossimo 1° luglio che sarà articolata a livello territoriale.