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“Dopo oltre cinque mesi, si è conclusa con un accordo sindacale definitivo e la conciliazione individuale di oltre 100 lavoratori la delicata vertenza Caterpillar, che nello scorso dicembre aveva deciso la chiusura dello stabilimento di Jesi e il conseguente licenziamento di 189 lavoratori oltre ai contratti a termine presenti. Grazie alla mobilitazione dei lavoratori e al lavoro svolto dal ministero dello Sviluppo economico è stato possibile garantire la continuità produttiva e occupazionale dei lavoratori attraverso l’individuazione di un soggetto industriale, la società IMR-Industriale Sud, società operante nel settore automotive, con diversi stabilimenti sia in Italia che in Europa". A scriverlo in una nota è la Fiom Cgil.
"L’operazione, definita con un accordo sindacale, garantirà l’avvio del nuovo progetto industriale a decorrere dal prossimo mese di giugno e dal punto di vista occupazionale garantisce la piena salvaguardia occupazionale per tutti i lavoratori Caterpillar che volontariamente decideranno di passare alla società IMR, nonché il diritto di precedenza per coloro che erano occupati con un contratto di lavoro in staff leasing.
Dal punto di vista normativo ed economico l’accordo prevede: il mantenimento del Ccnl dell’industria metalmeccanica; il passaggio dei lavoratori alla nuova società IMR senza soluzione dì continuità con il mantenimento dell’anzianità maturata ai fini contrattuali e di legge (mantenimento dell’art. 18 in materia di licenziamento); il mantenimento del livello di inquadramento e degli scatti di anzianità maturati; il riconoscimento di un importo pari a 7.500 euro a seguito della conciliazione individuale; il mantenimento del servizio mensa alle precedenti condizioni economiche previste; la corresponsione del TFR maturato; la definizione di un nuovo Premio di Risultato il cui importo non potrà essere inferiore a 1.500 euro annui; mantenimento del cosiddetto “premio fisso” del valore di circa 100 euro al mese per ciascun lavoratore, del superminimo individuale per i lavoratori operai e dei superminimi individuali per i lavoratori impiegati nella misura del 50% con una soglia minima garantita pari a 150 euro al mese; l’anticipazione del trattamento di cassa integrazione straordinaria da parte dell’azienda. Le condizioni economiche previste dall’accordo si applicheranno anche alle eventuali nuove assunzioni.
Inoltre l’accordo prevede una sorta di penale nei confronti di IMR qualora nel periodo di 36 mesi a decorrere dal passaggio dei lavoratori (giugno 2022), non dovesse realizzare gli impegni industriali previsti e concordati e quindi a non cessare il rapporto di lavoro per ragioni economiche per il medesimo periodo. La penale prevede il riconoscimento nei confronti dei lavoratori in caso di violazione dello stesso vincolo, da un minimo di 6 mensilità (in caso di licenziamento per giustificato motivo oggettivo) fino a un massimo di 30 mensilità per il mancato rispetto degli impegni assunti da IMR".
“Dopo diversi mesi di trattativa la vicenda Caterpillar trova una sua positiva conclusione - dichiarano Mirco Rota della Fiom-Cgil nazionale e Tiziano Beldomenico, segretario generale Fiom-Cgil Marche -. Il sito di Jesi continuerà a essere un sito industriale con produzioni diverse ma comunque in grado di salvaguardare tutti i posti di lavoro e in futuro di prospettare la possibilità di altre assunzioni.
Lavoratori a cui è stato salvaguardato quasi tutto il loro stipendio maturato negli anni nonché i diritti normativi pregressi. Questa vertenza grazie alla determinazione dei lavoratori è un importante risultato che dimostra il fatto che anche quando una multinazionale decide di chiudere un sito, si possono trovare soluzioni concordate per continuare a lavorare e produrre senza rinunciare a diritto e salario”.