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“Caterpillar sospenda la procedura di mobilità per dare tempo all'advisor di svolgere il proprio lavoro di analisi e ricerca”. È questa la richiesta che Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil hanno rivolto alla multinazionale nell’incontro (in modalità remoto) che si è tenuto giovedì 13 tra la direzione e i sindacati a seguito della procedura di licenziamento collettivo e conseguente chiusura dello stabilimento di Jesi (Ancona).
I sindacati metalmeccanici hanno anche sollecitato Caterpillar a sostenere la richiesta sindacale di convocazione di un tavolo presso il ministero dello Sviluppo economico affinché anche il governo “faccia assumere a questa vertenza un’importanza di livello nazionale e non relegata solo all’interesse delle istituzioni locali”. A tal fine, mercoledì 19 gennaio si terrà un presidio dei lavoratori davanti la sede del Mise.
L'incontro si è svolto solo pochi giorni dopo la presentazione di un ricorso per attività antisindacale (ex art. 28) da parte dell’azienda, che il 9 febbraio prossimo vedrà la prima udienza dibattimentale. “Abbiamo ribadito con estrema chiarezza – spiegano Fiom, Fim e Uilm – che non solo non condividiamo le ragioni che hanno portato Caterpillar alla decisione di chiusura dello stabilimento, ma che inoltre chiediamo l’annullamento della procedura stessa”.
Caterpillar, nel confermare la sua decisione di chiudere lo stabilimento, ha dichiarato “la disponibilità a cedere le attività e i lavoratori qualora si presentassero adeguati interessamenti industriali. In ragione di ciò avrebbe già individuato un advisor per sviluppare quanto prima un lavoro di ricerca e d'individuazione dei soggetti interessati”.
Da qui la richiesta sindacale di sospendere la procedura di mobilità per dare tempo all'advisor di svolgere il proprio lavoro. “Solo così – riprendono i sindacati – si renderebbe efficace e credibile una ricerca di soggetti industriali con la finalità di mantenere in funzione lo stabilimento di Jesi. Su questo punto l’azienda, dopo lunga discussione, si è riservata una risposta già dai prossimi giorni”.
Caterpillar ha anche comunicato che “già giovedì 20 gennaio si terrà una visita da parte di un’azienda interessata allo stabilimento. Per questo motivo abbiamo convenuto di fissare un prossimo incontro per il giorno successivo per conoscere eventuali esiti della visita e un aggiornamento della situazione”. Fiom, Fim e Uilm, infine, hanno respinto la richiesta aziendale “d'iniziare la discussione su tutti gli strumenti e/o azioni diversi dalla reindustrializzazione, ritenendo prioritario l’obbiettivo della continuità produttiva del sito”.