Riconfermata la cassa integrazione fino al 7 gennaio 2026 alla Jsw Steel Italy di Piombino (Livorno). L’accordo è stato siglato venerdì 3 gennaio nel corso di un incontro tra la direzione italiana della multinazionale indiana della siderurgia e i sindacati, durante il quale è stata pianificata la riorganizzazione aziendale.

La cassa integrazione, prorogata per 12 mesi, riguarderà 1.310 lavoratori, così suddivisi: 500 addetti dei centri di costo attivi e cassa integrazione utilizzabile fino al massimo del 90 per cento; 810 lavoratori dei centri di costo inattivi con cassa integrazione a zero ore.

L’obiettivo è arrivare all’appuntamento della messa in produzione dei nuovi investimenti (calcolati in 2,3 miliardi di euro) delle due multinazionali Jsw Steel e Metinvest Danieli per la realizzazione di un’acciaieria “verde”, giungendo rapidamente alla definizione degli accordi di programma che dovrebbero far ripartire il polo siderurgico toscano.

“Un ulteriore passo che dimostra l’impegno, la costanza e la serietà del gruppo Jsw nell’investimento per il rilancio dell’attività produttiva del polo siderurgico piombinese”, ha commentato il presidente di Jsw Steel Italy Marco Carrai: “Un impegno preso con il governo e le istituzioni locali e regionali che ringraziamo e con le organizzazioni sindacali”.

Sindacati: “Passo fondamentale per lo sviluppo”

Soddisfazione per il risultato raggiunto è stato espresso da Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil. I sindacati sottolineano anzitutto “l’incremento del numero dei lavoratori attivi, seppur in regime di cassa integrazione, da 400 (ndr. come previsto nel Memorandum of understanding siglato al Mimit nel marzo 2024) a 500 unità, e l’inserimento del principio delle rotazioni dei lavoratori in cassa integrazione con cartellino attivo, migliorando le condizioni di equità interna”.

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Le tre sigle evidenziano che siano state “garantite sia l’assenza di esternalizzazioni delle attività durante il periodo coperto dalla cassa integrazione, sia la possibilità di verificare mensilmente il rispetto e l’utilizzo di ferie e permessi e, nel caso, dell’utilizzo di personale dai centri di costo inattivo”.

Fiom, Fim e Uilm ribadiscono “la necessità di attivare percorsi di formazione professionale, coinvolgendo le istituzioni regionali, per migliorare le competenze dei lavoratori in cassa integrazione a zero ore in previsione della futura ricollocazione nei futuri investimenti di reindustrializzazione di Metinvest Danieli”.

I sindacati, inoltre, hanno chiesto alla direzione aziendale “di prendere visione dell’accordo riguardante la cessione delle aree tra i due soggetti imprenditoriali, tema cruciale per il futuro dell’azienda e dei lavoratori”. E così concludono: "Riteniamo che questi passi siano fondamentali per garantire una maggiore tutela dei lavoratori e per promuovere un percorso di rilancio dell’attività produttiva di Jsw e del polo siderurgico piombinese”.