“Siamo preoccupati rispetto al mantenimento dell’operatività dell’azienda in Italia, visto anche il confronto in corso a seguito della comunicazione dell’azienda di riduzione della forza lavoro di 200 addetti oltre alla revisione del network e la chiusura di 6 filiali”.

A riferirlo la Filt Cgil a seguito dell’inchiesta sulla filiale italiana della multinazionale di trasporti e spedizioni FedEx, sottolineando che “confidiamo nell’operato della magistratura e nel mantenimento dell’operatività dell’impresa”, dopo che la Guardia di finanza ha sequestrato 46 milioni di euro per frode fiscale all’azienda accusata di contratti d'appalto fittizi e utilizzo di cooperative come serbatoi di manodopera a basso costo, eludendo il pagamento di tasse e contributi. 

“Nel 2020 - prosegue la Federazioni dei trasporti della Cgil - attraverso un avviso comune sottoscritto con le associazioni datoriali del settore abbiamo sollevato nuovamente il tema della legalità nel settore. Inoltre a più riprese abbiamo richiesto unitariamente la riconvocazione del tavolo della legalità alla presenza di tutti soggetti coinvolti e lanciato la campagna delle internalizzazioni, come mezzo principale per combattere l’illegalità e la precarietà del settore”.

Il contratto nazionale logistica, trasporto merci e spedizione - afferma infine la Filt Cgil - approvato in questi giorni dalle lavoratrici e lavoratori del settore, ha ulteriormente innovato e rafforzato il tema degli appalti attraverso un sistema di norme che vincolano i committenti alla qualificazione della loro filiera, a partire dall’applicazione dei contenuti della legge 231 rispetto agli organismi di controllo e sorveglianza ed al corretto versamento contributivo e fiscale”.