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Un operaio di 60 anni, Antonio Bernardo, è morto ieri (6 settembre) ad Orta di Atella (Caserta) a causa del ribaltamento del cancello d'ingresso di un capannone industriale della società "Le Delizie Del Sud S.r.l". L'uomo, sposato con tre figli, lavorava per una ditta di San Felice a Cancello operante nel settore degli impianti di bonifica e protezione ambientale e risiedeva a Sant'Agata dei Goti, nel Beneventano. Pare che stesse per chiudere il cancello quando questo gli è caduto addosso. In seguito all'incidente, la Procura della Repubblica di Napoli Nord ha disposto il trasferimento della salma all'ospedale San Giuliano di Giugliano per l'esame autoptico.
La segretaria generale della Cgil di Caserta, Sonia Oliviero, ha espresso profonda indignazione per l'accaduto. "Chi lavora per vivere non può perdere la vita mentre lavora", ha dichiarato. La Oliviero ha sottolineato l'importanza del rispetto delle normative sulla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, chiedendo che il mondo imprenditoriale non si concentri esclusivamente sul profitto, ma ponga al centro la dignità e la sicurezza dei lavoratori.
La Cgil, ha aggiunto la segretaria, da sempre “chiede maggiori politiche attive per l'assunzione di ispettori e il potenziamento dei controlli, insistendo sulla necessità di investire nella prevenzione e nella cultura della sicurezza. Secondo la Oliviero, il mondo del lavoro è diventato sempre più insicuro e meno tutelato, anche a causa di leggi che generano precarietà e insicurezza, e sulle quali è urgente intervenire”.
"In attesa che le indagini accertino la dinamica dell'incidente, ribadiamo che questa strage deve finire", ha concluso la Oliviero, lanciando un appello affinché si intervenga con decisione contro le leggi che hanno reso il lavoro sempre più fragile e insicuro”. La Cgil si unisce al dolore della famiglia dell'operaio scomparso, ribadendo: "Mai più morti sul lavoro".