Cgil, Cisl, Uil e i sindacati degli inquilini della Lombardia indicono per giovedì 28 febbraio un presidio davanti alla sede del Consiglio regionale (in via Filzi 22), a partire dalle ore 16, per ribadire il dissenso sindacale "contro l’approvazione del regolamento n. 4/17, che benché revisionato in alcune parti anche con il nostro contributo, non risponde ancora in modo adeguato alle reali necessità degli inquilini e dei richiedenti un alloggio popolare". Le nuove regole per accedere alle case popolari "non sono semplicemente sbagliate, sono anche discriminatorie verso i soggetti più deboli. Da un lato introducono, nella loro concreta applicazione, una vera e propria selezione preventiva per limitare l’accesso all’alloggio alle famiglie più povere (limite del 20 per cento sul totale delle assegnazioni, obbligo della dichiarazione comunale di stato d’indigenza, possibilità di presentare la domanda esclusivamente nel Comune di residenza), dall’altro lato privilegiano nell’attribuzione dei punteggi le condizioni soggettive (periodo di residenza, categoria sociale di appartenenza) alle condizioni oggettive indicative della difficoltà abitativa (sfratto, emergenza diversa, deprivazione abitativa, necessità di tutela dei minori o sanitaria)".
Nello stesso contesto unitario verrà organizzata il 7 marzo prossimo "una riflessione pubblica sui due regolamenti in fase di approvazione (canoni e gestori privati) previsti dalla legge regionale 16/16, ma ancor più per sostenere la necessità di una profonda revisione della stessa legge che regola le politiche abitative regionali".