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È grave la carenza di personale alla casa di reclusione Due Palazzi di Padova. A denunciarlo è la Fp Cgil territoriale, rilevando che, oltre “alla mancanza di agenti della polizia penitenziaria, si deve aggiungere anche il periodo di pandemia che ha colpito e colpisce sia il risicato personale di polizia sia i detenuti, seppur siano stati vaccinati. La situazione ha ripercussioni negative sui diritti soggettivi di chi svolge il servizio di sicurezza”.
“Le difficoltà maggiori – spiegano il coordinatore Fp Cgil Veneto per la polizia penitenziaria Gianpietro Pegoraro e la segretaria Fp Cgil Padova Alessandra Stivali – il personale le deve affrontare quando si verificano casi di piantonamento ospedaliero di detenuti. In alcuni casi questo comporta, al fine di garantire il ricovero e la sicurezza della popolazione, la soppressione di alcuni posti di servizio, maggior carico di lavoro e maggior responsabilità per chi rimane. In casi più estremi, viene revocato il riposo settimanale al poliziotto”.
Pegoraro e Stivali, infine, rimarcano anche “la mancata applicazione dei circuiti di sicurezza, associando anche detenuti o che non hanno pene definitive oltre i sette anni o che ancora sono in attesa di giudizio. Questi detenuti, seppur seguiti dal personale educativo e dai poliziotti, creano non pochi problemi di varia natura, ad esempio hanno problemi psichiatrici oppure perché extracomunitari ma non riescono a comunicare con il personale o hanno paura di essere espulsi”.