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"Pare che le difficoltà che stanno patendo da diversi mesi i lavoratori e le lavoratrici del Reggino, impegnati in qualche modo a lavorare per garantire la salute pubblica dei cittadini, siano riconducibili alla carenza di personale nell’Asp di Reggio Calabria. In particolare, l’assenza di un dipendente, che fino a qualche tempo fa si occupava di saldare le fatture per appalti e servizi, sta provocando diversi problemi a lavoratrici e lavoratori, che si vedono negati il sacrosanto diritto allo stipendio. Addetti alle pulizie di ospedali, cliniche e laboratori della sanità privata, guardie giurate patiscono una condizione inaccettabile, per la quale chiediamo un intervento immediato da parte della struttura commissariale". Così denunciano Alessandra Baldari, segretaria generale Fp Cgil Calabria, e Giuseppe Valentino, segretario generale Filcams Calabria.
"È inaccettabile che le condizioni di vita di migliaia di persone vengano messe in discussione da cotanta sciatteria e mancanza di organizzazione. Abbiamo sollecitato il presidente, la struttura commissariale e il dipartimento della salute della Regione a convocare subito un tavolo per attivare un confronto su assunzioni straordinarie, ormai non più rinviabile, date le gravi carenze che gravano sui servizi sanitari e amministrativi, le cui conseguenze ricadono inevitabilmente su lavoratori e cittadini", proseguono i due dirigenti sindacali.
"I lavoratori e le lavoratrici di varie strutture e aziende, con la Filcams in testa, stanno in queste ore proclamando lo stato di agitazione; il rischio è il blocco dei servizi sanitari in un periodo estremamente delicato per la tutela della salute pubblica; ma con tutto il rispetto, i lavoratori e le lavoratrici degli appalti e dei servizi, dimenticati dalle istituzioni anche durante la pandemia, non sono più disponibili a subire questi indecorosi trattamenti", concludono i due sindacalisti.