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Un piano industriale "assolutamente insufficiente per risolvere l'annoso problema degli esuberi" alla Candy Haier Europe di Brugherio. È il giudizio espresso da Fim, Fiom e Uilm di Monza e Brianza dopo l'incontro che si è svolto martedì 16 luglio al Ministero dello Sviluppo economico con l'Amministratore delegato del Gruppo, Yannick Fierling, che ha presentato il piano industriale per il rilancio del sito produttivo lombardo.
Il piano prevede un programma di investimenti, da attuarsi entro il 2020, che interesseranno la fabbrica e la palazzina uffici di circa 9 milioni di Euro; la metà di questi investimenti verranno fatti nel 2020. A questi si dovranno aggiungere altri 17 milioni di euro che andranno a potenziare progetti di ricerca e sviluppo. Per quanto concerne i volumi di produzione le previsioni fatte dall'azienda portano ad arrivare al 2021 ai 500 mila pezzi prodotti, a fronte degli attuali 350 mila.
Ma questo per i sindacati non può bastare: "Abbiamo chiesto all'azienda un maggiore impegno sia sul versante degli investimenti sia su quello dei volumi di produzione - spiegano i Fim e Fiom in una nota - Bisogna intervenire per aumentare la quantità delle lavatrici prodotte prevedendo anche la realizzazione di prodotti di alta gamma. Al Governo ed alla Regione Lombardia abbiamo chiesto garanzie a tutela dell'occupazione favorendo la fruizione degli ammortizzatori sociali. Di tutto ciò parleremo con i lavoratori nelle assemblee programmate per giovedì 18 luglio prossimo".
"Usciamo da questo incontro con forti perplessità - dichiara Pietro Occhiuto, Segretario Generale della Fiom Cgil Brianza - le 500mila macchine che la Candy dice di voler arrivare a produrre nel 2021 non garantiscono la piena saturazione degli impianti e non cancellano gli esuberi. Servono maggiori investimenti - prosegue Occhiuto - maggiori volumi di lavatrici prodotte e serve anche che vengano realizzate a Brugherio nuovi modelli di alta gamma e maggiore redditività".