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“Siamo voci nel deserto. Nulla possiamo fare contro la forza dell’uomo”, è l’amaro sfogo di una delle partecipanti di “A voce alta”, l’iniziativa di informazione e sensibilizzazione contro le molestie e la violenza sui luoghi di lavoro, promossa da Cgil Cisl Uil Campania, che si è tenuta il 18 dicembre presso lo stabilimento ex Whirpool di Carinaro, in provincia di Caserta.
Un’assemblea gremita, che ha visto nel corso della sua durata – un turno, quello mattutino –, la partecipazione viva e a tratti commossa delle lavoratrici e dei lavoratori dello stabilimento. Un tema sensibile quello della violenza che attraversa i vissuti e li permea, squarciando il confine tra pubblico e privato, dimensione personale e lavorativa.
La centralità della contrattazione di secondo livello come strumento concreto di contrasto; interventi di sensibilizzazione e di informazione, come quello promosso da Cgil Cisl Uil con “A voce alta”; corsi di formazione; contrasto della cultura patriarcale e delle sue logiche che si fanno economia, organizzazione del lavoro, strutturazione dei rapporti sui luoghi di lavoro, sono alcuni dei temi affrontati durante la discussione, che ha visto insieme alle lavoratrici e ai lavoratori intervenuti, la responsabile regionale alle Politiche di genere, Gaetanina Ricciardi, il segretario Fiom Caserta, Francesco Percuoco, la segretaria regionale Uil Campania, Camilla Iovino, il segretario Uilm Caserta, Ciro Pistone, la responsabile del coordinamento Pari Opportunità Uil Campania, Stefania Giunta. Ad aprire i lavori Anna Letizia, responsabile Coordinamento Pari Opportunità Cisl Campania.
Un incontro importante quello con gli addetti e le addette dell’ex Whirpool di Carinaro che non si esaurirà con questa giornata e che dimostra quanto l’azione sindacale faccia la differenza e possa contribuire a far emergere e rappresentare le condizioni anche più intime e personali per farne questione collettiva. “È proprio grazie a iniziative come questa – afferma Gaetanina Ricciardi, responsabile Cgil Campania alle Politiche di Genere – che è possibile uscire dalla dimensione del dolore personale, fugare ogni rischio di colpevolizzazione della vittima e dare risposte concrete, contribuendo a determinare il cambiamento sui luoghi di lavoro e nella società”.
“Il tema delle molestie e violenze nei confronti delle donne – continua la sindacalista – necessita di una presa in carico decisa da parte della nostra organizzazione, anche considerando che le molestie nei luoghi di lavoro rappresentano un fenomeno sommerso. Occorre lavorare sulla Contrattazione e sugli strumenti contrattuali a nostra disposizione, Ccnl e Contratti Integrativi aziendali e territoriali, con misure concrete, per promuovere sul lavoro la cultura del rispetto della persona, con politiche di integrazione e di sviluppo di tutto quanto possa incrementare e migliorare il sistema di welfare aziendale. La contrattazione di genere e la presenza di donne nelle delegazioni trattanti – sottolinea – è indispensabile”.
“A voce alta” continuerà con assemblee e momenti di incontro nei luoghi di lavoro e nei siti produttivi della Campania. Il calendario degli incontri è in costante aggiornamento. “Con l’iniziativa di Carinaro – conclude Ricciardi – abbiamo compiuto un primo passo. Nostra intenzione è continuare ad andare avanti. Senza fermarci. Affinché nessuna più possa sentirsi solo una ‘voce nel deserto’ e credere che ‘quando si tratta di violenza siamo sempre noi donne che sbagliamo’”.
Michela Aprea, Dipartimento politiche di genere Cgil Napoli e Campania