L'apertura delle scuole dell'infanzia quest'anno, ancora una volta, fa registrare la negazione del diritto a oltre un milione di bambine e bambini tra 0 e 3 anni di accedere ad un asilo nido perché inesistente o non sufficiente a soddisfare la domanda o, ancora, perché manca il personale. Il dato diventa agghiacciante per la regione Campania dove questo elementare diritto è negato a oltre il 92 per cento della popolazione scolastica. I posti disponibili sono 10.281 pari al 7,6 per cento tra asili pubblici e privati contro una platea di 144.759 aspiranti potenziali. Ultimi tra gli ultimi, le bambine e i bambini campani sono destinati a subire questa disuguaglianza e ingiustizia della quale non sono ancora consapevoli.

“Una sconcezza e una ingiustizia senza precedenti e certificata ufficialmente da organismi parlamentari, in contrasto con il dettato costituzionale. Una offesa alla intelligenza oltre che una vergognosa speculazione fatta contro chi è più debole. Per questo con forza invitiamo il governatore della Campania e i vertici dei Comuni della provincia di Napoli e della Campania – scrivono in una nota il segretario generale della Fp Cgil Campania, Alfredo Garzi, e il segretario regionale Salvatore Tinto - a far sentire la loro voce per cancellare questa sciagurata nefandezza, che non è altro che un furto di diritti verso chi è in stato di bisogno".

"La Fp Cgil – concludono Garzi e Tinto - sarà al fianco e sosterrà, nel ruolo sindacale che le è proprio, chi dimostrerà sensibilità e concretamente vorrà contribuire a porre fine a questo gigantesca ingiustizia. Indipendentemente da ciò, continuerà nell'azione di denuncia e di sensibilizzazione delle istituzioni e dei cittadini anche promuovendo azioni di mobilitazione sindacale”.