“L’incontro svolto al Mimit sulla vicenda del call center Abramo e dei mille lavoratori a rischio occupazione in Calabria e Sicilia ha registrato un ulteriore prolungamento trimestrale della Amministrazione straordinaria dell’azienda. È una boccata d’ossigeno, ma a questo punto vogliamo sapere per fare cosa”. Ad affermarlo è Riccardo Saccone, il segretario generale della Slc Cgil al termine dell'incontro al Mimit.

Tim, sottolinea il sindacalista, “oggi ha di fatto confermato di non voler applicare la clausola sociale, unico committente fra i tanti che costituivano il portafoglio clienti della Abramo Customer Care, un fatto gravissimo. A questo punto bisogna costruire una strada occupazionale alternativa per queste lavoratrici e lavoratori. Registriamo l’impegno del governo a lavorare in questi tre mesi per finalizzare risorse e progetti per creare una seria alternativa occupazionale”.

La vicenda Abramo, rileva Saccone, “è paradigmatica dello stato generale dei Call center. Siamo ancora in attesa del tavolo governativo sul tema complessivo del settore, a partire dai processi di riprofessionalizzazione e del riconoscimento del contratto di riferimento che depotenzi il dumping contrattuale che sta destrutturando il settore”.